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giovedì 4 aprile 2024

Fotografe - Claudia Gallotta | Slow Milan

 Fotografe - Claudia Gallotta | Slow Milan

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La mostra fotografica "Slow Milan" esposta dalla fotografa lodigiana Claudia Gallotta, dal 4 aprile al 4 maggio 2024 al Victory Bar Caffetteria, è un progetto di Street Photography che rappresenta una Milano "Slow", lenta. 
Claudia, insegnante, appassionata di fotografia e socia del gruppo fotografico “Progetto Immagine” di Lodi, con questi suoi scatti, vuole far emergere il contrasto tra la velocità, la frenesia sociale/lavorativa che caratterizza abitualmente la città di Milano con un aspetto più lento, quindi più rilassato che il suo 'Sguardo' ha notato transitando in Piazza Tre Torri e nelle immediate adiacenze.

Questo progetto fotografico è stato esposto anche nell’ambito del Circuito Off del Festival della Fotografia Etica, edizione 2023.


Victory Bar Caffetteria, Via Borgo Adda 96, Lodi.

Lun - Ven 8:00 - 16:30  Sab - Dom 8:00 - 11:30


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mercoledì 3 aprile 2024

La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo | LoSguardoDiGiulia

La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo 

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Il 2 Aprile 2024 sono ritornata, questa volta invitata, a osservare la mostra fotografica itinerante 'Aut(o)Scatto'.

Realizzata nel 2023, da ragazze e ragazzi della Cooperativa Sociale Eureka, ed esposta al Tulipaneto di Lodi, uno spazio all'aperto in zona Cascina Zumala in cui si trova un grande, bellissimo campo di tulipani.

L'empatia


Sono particolarmente affezionata a questa mostra fotografica perché, dopo averla scoperta alla sua prima esposizione, di cui ho scritto nell'articolo del 2023 Aut(O)Scatto e LoSguardoDiGiuliaho compreso qualcosa in più sul disturbo dello spettro autistico di cui avevo solo poche informazioni, sono così entrata in una sorta di empatia con queste persone che hanno saputo esprimere i propri disagi e sentimenti attraverso delle immagini.

Mettersi in gioco

La forza di queste persone, apparentemente fragili, di essersi messe in gioco, presentare il loro lavoro esponendosi di fronte alle varie persone che erano presenti a questa iniziativa, rende l'idea di quanto siano tenaci!





Il potere della fotografia


La fotografia è meravigliosa perché ha il potere spiegare gli stati d'animo e i sentimenti arrivando a tutti i livelli di conoscenza senza bisogno di troppe parole. Chiunque può tradurre i propri sentimenti in immagini, far vedere alle altre persone come vive una certa situazione che per la maggior parte della gente può sembrare priva di importanza ma, esposta in questo modo del tutto personale, svela una situazione inaspettata e illuminante. 

Il 2 aprile 2024 è stata una giornata straordinaria, piena di sole, dedicata alla consapevolezza sull'autismo e alla gioia della condivisione con i "Sassisorriso" di Silvia Sanpellegrini, laboratori creativi, la caccia al tesoro e una sessione di Yoga della risata con Luisa Bava.


La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.

I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo.

 

Un alieno precipitato sul Pianeta Terra

Mi è piaciuto, e ne consiglio l'ascolto, questo 'audiodocumentario fantascientifico' su Rai PlaySound 👉 Alias. Cronache dal pianeta Asperger  che racconta i tre mesi di stage di Giovanni, durante i quali si chiede se la sua diversità, la sindrome di Asperger, lo costringerà a sentirsi un 'alieno' precipitato per caso sul Pianeta Terra. La sindrome di Asperger è una forma particolare di autismo, caratterizzata da ridotte capacità comunicative e di socializzazione.


A presto!!

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martedì 12 marzo 2024

Lisetta Carmi - Fotografe | LoSguardoDiGiulia

Lisetta Carmi - Fotografe | LoSguardoDiGiulia

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Leggere la biografia della fotografa Lisetta Carmi nel libro "Le cinque vite di Lisetta Carmi" di Giovanna Calvenzi è stata un'entusiasmante immersione nell'esistenza di una donna che si è lasciata guidare dall'istinto, sensibile alle fragilità umane, impegnata nel sociale e curiosa come solo le persone intelligenti sanno essere, che ha passato 18 anni a fotografare le 'anime' della gente, viaggiando e raccontando il mondo con i suoi scatti.

Il pianoforte 

Da bambina Lisetta viene esclusa dalla scuola a causa delle leggi razziali del 1938, nata in una famiglia ebrea e costretta in questa situazione che le lascia solamente la possibilità di studiare a casa. Il pianoforte, che aveva cominciato a studiare a 10 anni, diventa la sua unica compagnia. Successivamente, dopo aver avuto la notizia di una retata alla sinagoga di Genova, l'intera famiglia Carmi fugge dall'Italia e si rifugia in Svizzera, dove viene prima internata in un campo di raccolta a Losanna, per poi raggiungere Zurigo dove Lisetta può continuare gli studi al conservatorio. Solo nel 1945, a guerra finita, Lisetta ritorna in Italia e scopre quello che è successo durante la sua assenza, le persecuzioni, i campi di sterminio, le imprese partigiane.

Il successo

Lisetta, dopo essersi diplomata in pianoforte a Genova, ottiene successo nei concerti a livello internazionale. La sua vita è centrata sulla musica, ma il suo interesse per la letteratura sulla Resistenza, Olocausto e nazismo la porta a vivere in Israele. Tuttavia, sperimenta un inaspettato razzismo e decide di tornare in Italia, continuando la sua carriera musicale nel mondo. Nel 1960, interrompe la sua attività per unirsi a uno sciopero portuale a Genova, dimostrando il suo impegno per la giustizia e l'uguaglianza contro il congresso del Movimento Sociale Italiano. Nonostante le restrizioni, la sua determinazione a sostenere la causa la porta a rinunciare alla musica.

La fotografia

Lisetta, durante un viaggio in Puglia, con una semplice macchinetta Agfa Silette cattura impressioni senza preoccuparsi degli aspetti tecnici. Al ritorno a Genova, lo sviluppo delle foto suscita stupore per la freschezza, paragonandole persino alle opere di Cartier-Bresson. Questi elogi la spingono a intraprendere la carriera di fotografa. Apprende l'arte della stampa in camera oscura a Berna da un amico fotografo, sviluppando un approccio unico basato su brevi storie di immagini anziché sulla perfezione tecnica. Il suo insegnamento principale è guardare oltre il soggetto prima di scattare. Questo principio diventa la guida fondamentale della sua vita da fotografa, definendo uno stile e una prospettiva unica nel narrare storie attraverso la fotografia.

La forza divina 

La passione per la fotografia diventa la nuova guida nella vita di Lisetta Carmi, rimpiazzando gli anni dedicati allo studio del pianoforte. Diventa fotografa nel 1972, lavorando al Teatro Duse e per il Comune di Genova. Indipendente e coraggiosa, esplora vari ambienti, raccontando storie attraverso le sue immagini, compresi luoghi insoliti come ospedali e fogne. Lisetta afferma di essere stata guidata da una 'forza divina' in questa nuova direzione. Grazia Neri, dell'agenzia fotografica milanese, la ricorda come una donna colta e ribelle. La sua carriera si distingue per la forte individualità e la continua esplorazione creativa, evidenziata dalla sperimentazione con i negativi nell'interpretazione del 'Quaderno musicale di Annalibera' di Dallapiccola, pubblicato nel 2005 insieme alla poesia di Giuliano Scabia.

I camalli 

Nel 1964, Lisetta Carmi fotografa il porto di Genova, concentrando la sua attenzione sui camalli, i lavoratori portuali, vittime di condizioni terribili e sfruttamento. Ne diventa testimone e denuncia la loro difficile situazione. I lavoratori la definiscono come colei che "fotografa le formiche", sintetizzando il tema delle sue foto che evidenziano le dure condizioni di vita e lavoro dei camalli. Le immagini diventano oggetto di una mostra patrocinata da FILP-CGIL e dalla Società di Cultura di Genova, successivamente itinerante anche in Unione Sovietica. Il lavoro di Lisetta non solo documenta la difficile realtà sociale, ma sensibilizza il pubblico e contribuisce a una denuncia attraverso la potenza delle sue immagini.

Erotismo e autoritarismo a Staglieno

Nello stesso periodo, Lisetta Carmi fotografa il cimitero monumentale di Staglieno, concentrandosi sulla galleria di tombe antiche di famiglie facoltose di Genova. Le sculture raffigurano volti e abitudini familiari, con "bambini vestiti da marinaretti, signori baffuti con donne nude, mogli appese al braccio del marito". Sebbene provi disgusto per molte di queste rappresentazioni, associate a un'immagine di donna timorosa e sottomessa, e a una borghesia conformista e sessualmente repressa, Lisetta ammira coloro che progettarono la propria tomba mentre erano ancora in vita. Le sue fotografie vengono pubblicate su 'Du', una rivista svizzera, e su 'Bolaffi Arte' in Italia nel 1975. Attraverso il suo lavoro, Lisetta Carmi offre una visione critica e provocatoria delle rappresentazioni culturali e sociali presenti nel cimitero monumentale di Staglieno, stimolando la riflessione sulla società e sui suoi valori impliciti.

I travestiti

A Genova, alla fine del 1965, Lisetta Carmi entra in contatto con l'ambiente del travestitismo. Guidata dalla sua curiosità, inizia a documentare questa realtà con immagini e interviste, che si sviluppano in un libro nel corso di sei anni. Nonostante il clima libertario dei primi anni settanta, la pubblicazione del libro risulta difficile.

Nel frattempo, Lisetta intraprende viaggi in Venezuela, Colombia e Messico, documentando storie e la sua esperienza di viaggio e la capacità di catturare le sfumature umane attraverso la fotografia diventano elementi centrali del suo impegno documentaristico e della sua esplorazione delle diverse realtà sociali.

Incontri e nuove esperienze 

Nel biennio 1965/66, Lisetta Carmi documenta storie di individui in cerca di libertà, come Bernard De Vriescapo dei provos olandesi, provocando una riflessione nelle "coscienze addormentate della ricchezza". Fotografa intensamente la metropolitana di Parigi, catturando la folla, gli incontri, i poveri, le architetture e le scritte politiche. Le immagini vincono il Premio per la Cultura della Fotografia e ricevono l'elogio della Popular Photography Italiana nel 1966. Realizza un reportage in un campo profughi a Gaza e crea una serie di foto del poeta Ezra Pound, ottenendo il premio Niépce per l'Italia considerato uno dei momenti più significativi nella storia della fotografia italiana per il loro intenso significato e la drammaticità del momento. Documenta l'alluvione del 1966 a Firenze, immergendosi nelle strade colpite dal fango con empatia. Nel 1970, viaggia in Oriente con Mauro Gasperini, finanziando il viaggio con la vendita del suo pianoforte. La sua vita è caratterizzata dall'impegno nel comprendere le realtà umane e sociali. Nel 1976, realizza 'Acque di Sicilia' per la Dalmine, segnando il suo ultimo lavoro significativo come fotografa e dimostrando la sua maturità espressiva.

La ricerca della verità

Nell'intervista del 1990 scritta per la ricerca della tesi di laurea di Patrizia Pentassuglia che viene ripubblicata in questo libro biografico traspare la chiarezza di pensiero di Lisetta e quanto le sue risposte siano attuali.

Babaji Herakhan Baba

Nella sua 'terza vita' Lisetta incontra Babaji Herakhan Baba in India, ne rimane estasiata, diventa quindi seguace del guru indiano seguendone gli insegnamenti. Crea un centro spirituale a Cisternino dove abita e lavora, che diviene in seguito fondazione, fonda la pubblicazione semestrale de La Voce di Cisternino e la costruzione di un tempio, il DhuniLa quarta vita di Lisetta è il ritorno alla musica che aveva abbandonato anni prima per la fotografia che però non ha mai lasciato veramente, anche nel periodo spirituale. La quinta, breve, preziosa e ultima vita di Lisetta è stata definita liberatoria. Questo è il tempo che dedica a raccontare alle nuove generazioni e ai media del suo percorso fotografico e delle sue tante vite.

Nel libro si trovano anche numerosi racconti di persone che hanno frequentato Lisetta Carmi.

Conclusioni

Ovviamente non è tutto qui, questo è solo un breve riassunto che ho scritto per tenere a mente e
imparare dalla vita di una fotografa sensibile e capace, che ha avuto la possibilità di creare un portfolio eccezionale, ha fatto incontri con personaggi storici e persone normali che sono diventate protagoniste del loro tempo. La vita di Lisetta Carmi è stata talmente intensa che per scoprirla questo mio riassunto non è sufficiente, e neanche sfogliare un solo libro. Ci sono molte pubblicazioni che riguardano la fotografia e la vita di Lisetta Carmi che cercherò in futuro e che nutriranno il mio bisogno di approfondire le storie delle donne che hanno fatto la storia della fotografia. Al termine della lettura del libro "Le cinque vite di Lisetta Carmi" troverai una ricca bibliografia per conoscerne meglio l'opera e, all'interno, numerose foto di Lisetta.

Lisetta Carmi. Genova, 15 febbraio 1924 - Cisternino, 5 luglio 2022

Per saperne di più:

👉Lisetta Carmi - ho fotografato per capire 

👉Lisetta Carmi, un'anima in cammino


"Accade solo ciò che deve accadere" Chao-Hsiu Chen 

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martedì 13 febbraio 2024

Architettura Interattiva in mostra | LoSguardoDiGiulia

Architettura Interattiva in mostra | LoSguardoDiGiulia

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Le Forme Dell'Architettura, la mostra fotografica interattiva
Dal 17 febbraio al 31 marzo 2024. 
"Prospettive urbane, linee infinite che guidano Lo Sguardo a perdersi nel cielo" 
Con piacere ritorno a esporre, al Victory bar in via Borgo Adda 96 a Lodi, con la rivisitazione digitale della mostra fotografica Le Forme Dell'Architettura





Uno Sguardo differente

Questa volta però, con il preciso intento di stupirti, ho voluto rendere questa mostra più coinvolgente, interessante e immersiva per darti l'opportunità di osservarla con uno Sguardo differente


Come?


Artivive è lo strumento AR rivoluzionario che trasforma il modo in cui guardi l'Arte.


Tramite l'App Artivive potrai osservare le immagini della mostra, non solo dal vivo, ma anche dal tuo cellulare, e il tuo sguardo per pochi attimi sarà portato in un'altra dimensione, scoprendo cosa celano le foto.  



Per Informazioni

Contattami nel form in alto a destra del blog o scrivi all'email losguardodigiulia@gmail.com per qualsiasi informazione.



Non solo archistar

Lo Sguardo Di Giulia: 
L'occhio e lo stupore tra forme e geometrie dell'architettura

21/02/2024 
di Marina Arensi








La recensione, dell'esposizione (nel 2021 non era ancora interattiva) di Marina Arensi su Il Cittadino di Lodi 











La recensione della Dott. in Filosofia Estetica Tatiana Gorla.



















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lunedì 22 gennaio 2024

Letizia Battaglia, l'archivio completo | LoSguardoDiGiulia

Letizia Battaglia, l'archivio completo online

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https://www.youtube.com/watch?v=vCq0rln7SmgUna piattaforma intera dedicata agli scatti di Letizia Battaglia. Un sito in cui sono catalogate per argomento le sue foto da sfogliare, da cui prendere esempio, da cui imparare la storia del nostro e di altri paesi osservati con lo sguardo dell'amatissima fotoreporter è adesso online.



Una fotografa fuori dagli schemi

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Exposition_des_photographies_de_Letizia_Battaglia_%28MAXXI,_Rome%29.jpg


Letizia, fotografa fuori dagli schemi, da sempre impegnata nel sociale, in politica e per i diritti delle donne. Che nel 2000-2003 dirige con Simona Mafai la rivista bimestrale «Mezzocielo» realizzata, fondata, voluta da donne. Letizia che ha fotografato la mafia negli anni bui della scena palermitana, unica donna in una realtà professionale tutta al maschile, che ha immortalato esecuzioni mafiose e ne ha respirato l'odore acre.


La storia della sua vita su Raiplay

https://cs.wikipedia.org/wiki/Letizia_Battaglia#/media/Soubor:Letizia_Battaglia.jpg


Letizia che ha fermato i ricordi della vita nei manicomi. Che è diventata un riferimento per l'arte fotografica. Cui hanno dedicato innumerevoli retrospettive e che ha supervisionato il racconto della sua vita nello sceneggiato televisivo per la Rai "Solo per passione". 

(Stupenda l'interpretazione dell'attrice Isabella Ragonese di Letizia Battaglia)



Tanti premi

Letizia Battaglia, la fotoreporter dalle tante vite, mitica, amatissima e ammirata in tutto il mondo. La prima donna europea a ricevere nel 1985, a ex equo con l'americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, il Dr. Erich Salomon Award e il Mother Johnson Achievement for Life, che le è stato tributato nel 1999.


Lo sguardo di Letizia Battaglia

Da ora basterà connettersi al portale promosso dall'associazione fondata nel 2021 proprio da Letizia Battaglia insieme ai nipoti Matteo e Marta Sollima, l'Archivio Letizia Battaglia", per entrare nel suo mondo e osservarne i 50 anni della sua carriera.


👉La pagina Facebook ufficiale

👉L'account Instagram ufficiale


Rivedere Letizia

Di seguito i link ad alcune delle interviste e vari video molto interessanti, non in ordine cronologico, che riguardano Letizia Battaglia:


"Shooting the Mafia" - Letizia Battaglia


Letizia Battaglia: "A dieci anni ho incontrato un orco, da allora ho l'ossessione delle bambine"


Letizia Battaglia e Leoluca Orlando: "Le stragi di mafia ci hanno costretto a essere migliori"


SOUL  - Monica Mondo intervista Letizia Battaglia


Letizia Battaglia e Franco Maresco - L’Italia nello specchio della Sicilia


Letizia Battaglia e il suo rapporto con la fotografia - Stati Generali 12/12/2019


Letizia Battaglia - Osservatorio delle Arti e Scrittura in Sicilia


Letizia Battaglia a Poietika - Incontro


Letizia Battaglia "La strada, la lotta, l'amore"


Letizia Battaglia: «La morte? Non la considero, le mie foto resteranno dopo di me»


Letizia Battaglia | Una Vita di Corsa | KUM20


Incontro fotografico con Letizia Battaglia | 36°FOTOGRAMMA - Palazzo Ducale GENOVA 3/02/2018


Letizia Battaglia in un film di Wim Wenders


Letizia Battaglia - incontro con "La Bambina con il Pallone"


Letizia Battaglia: la fotografia tra arte e testimonianza


Festival della Mente 2021 – Letizia Battaglia, Michele Smargiassi


Letizia Battaglia e Franco Zecchin ricordano le stragi del '92


Intervista a Letizia Battaglia - Corigliano d'Otranto, 2019


Letizia Battaglia | Intervista per Ritratto della giovane in fiamme


Michele Smargiassi intervista Letizia Battaglia


Letizia Battaglia - Storie di Strada


Focara 2014: la mostra " II fuoco e la memoria" di Letizia Battaglia


Intervista a Letizia Battaglia: “Con la macchina fotografica ho conquistato me stessa”


Il palmeto di Letizia


Letizia Battaglia @ Middlebury


LETIZIA BATTAGLIA a 360°


Grazie Letizia!! Ovunque tu sia 💗

venerdì 13 ottobre 2023

Vitamine Vaganti e LoSguardoDiGiulia

Vitamine Vaganti e LoSguardoDiGiulia

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La collaborazione nella giuria del concorso fotografico di Soroptimist Club Lodi e un minuscolo fotoreportage per la rivista online Vitamine Vaganti di Toponomastica femminile, mi legano al festival della fotografia etica di Lodi, malgrado io non ne faccia parte. Ecco il perché.




Il concorso fotografico 

Di recente è uscito proprio sulla rivista Vitamine Vaganti un eccellente articolo intitolato Il festival della fotografia etica a Lodi, in cui la vice presidente di Toponomastica femminile Danila Baldo descrive il concorso fotografico lanciato dal Soroptimist Club Lodi 'Donne di parola, Il racconto di donne alla ricerca di un mondo senza barriere' che, a tutte noi di Tf e Snoq Lodi "sta particolarmente a cuore, per la tematica trattata" proprio perché da anni con l'Associazione Toponomastica femminile e Snoq Lodi ci occupiamo di donne, parità di diritti, gender gap, linguaggio di genere e ovviamente di Toponomastica al femminile. 

Danila in questo suo articolo racconta della sua passata esperienza come insegnante, dell’offerta formativa rivolta alle scuole riguardante la fotografia, e dell'elaborazione in classe di una studente su questo stesso argomento.

L'importanza del fotogiornalismo 

Illustra l'importanza del fotogiornalismo che, in Italia, "viene spesso strumentalizzato per esprimere messaggi diversi dal significato originale e di come di conseguenza quasi tutte le/i fotogiornalisti italiani si siano trasferiti all’estero, dove il fotogiornalismo ha un altro significato e viene utilizzato in modo differente."

Altro argomento dell'articolo, non meno importante, è il circuito off del festival che ospita le foto del concorso e la pubblicazione di alcune delle foto.

Da leggere. 

Grazie Danila!

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