Obiettivo Città 30 e Lo Sguardo Di Giulia
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Ho assistito, in quanto direttamente coinvolta, come ciclista urbana, come socia FIAB e con uno dei miei lavori di grafica, a OBIETTIVO CITTA' 30, il convegno organizzato da FIAB Lodi sabato 17 giugno a Lodi.
Di seguito il mio sguardo sull'iniziativa.
La proposta di FIAB Lodi è quella di un
modello di mobilità più sostenibile e sicuro per la città , che diventi presto un obiettivo per molte amministrazioni, in un’ottica di messa in sicurezza delle strade
urbane e per un miglioramento della qualità della vita cittadina.
E' ormai un dato di fatto che quando
si riduce la velocità nei centri abitati si hanno meno incidenti, meno
inquinamento, e il traffico si semplifica a favore della mobilità pedonale e
ciclistica. In più migliora la vivibilità degli spazi urbani, anche quelli più
periferici, e il tessuto sociale si rivitalizza, a vantaggio dell’economia
locale e della vita di comunità .
FIAB LODI, dopo l’ennesimo incidente stradale
ai danni di un ciclista, nello scorso mese di aprile ha promosso la bici manifestazione CHIEDIAMO STRADE SICURE che ha visto
aderire molte realtà cittadine e le FIAB di Melegnano e Casalpusterlengo.“Certo, il percorso per arrivare alla CittÃ
30 non è facile – spiega Giuseppe Mancini, presidente Fiab Lodi
Ciclodi. Oltre alle modifiche alle infrastrutture,
sul tema ci sono infatti posizioni e prospettive diverse, che vanno ascoltate in
un’ottica di arricchimento reciproco. Ma per conformazione e assetto
viabilistico, la nostra città si presta benissimo all’adozione delle politiche
di mobilità lenta. Con vantaggi per tutti e tutte”.E' stato ribadito più volte da ognuno dei relatori, ed è una realtà nelle città che hanno adottato il sistema Città 30, che abbassare
la velocità può portare molti benefici al sistema città nella sua interezza
perché in una città più vivibile, meno rumorosa, più bella, dove ci si sente
più sicuri negli spostamenti, si ha maggiore voglia di guardare, apprezzare e
comprare nei negozi.
Ho particolarmente apprezzato l'intervento di Giulietta Pagliaccio (FIAB Melegnano) e le sue considerazioni sulla sensazione che chi ha un'auto si sente in diritto di occupare ogni spazio della strada e che invece bisogna riappropriarsi degli spazi: "le strade sono delle persone".
E alcuni ragionamenti sui "leoni da tastiera" che sono stati invitati a partecipare alla discussione ma che ovviamente non si sono presentati all'iniziativa ...
In
scaletta gli interventi di Edoardo Galatola,
responsabile sicurezza FIAB ed esperto analisi rischi, Settimo Nizzi, Sindaco di Olbia, prima “Città 30” in Italia, Andrea Colombo,
esperto di mobilità sostenibile FIU (Fondazione Innovazione Urbana), giÃ
assessore alla mobilità del Comune di Bologna
L’incontro è stato moderato da Lucia
Macchioni, giornalista del quotidiano “il Cittadino”.
Saluti istituzionali di Andrea
Furegato, Sindaco di Lodi, e di Stefano Caserini, Assessore
all’Ambiente e alla MobilitÃ
Obiettivo Lodi città 30: un modello di mobilità più sostenibile e sicuro.
L’esperienza delle città 30 parla chiaro: quando si riduce la velocitÃ
nei centri abitati si hanno meno incidenti, meno inquinamento, e il
traffico si semplifica a favore della mobilità pedonale e ciclistica. In
più, migliora la vivibilità degli spazi urbani, anche quelli più
periferici, e il tessuto sociale si rivitalizza, a vantaggio
dell’economia locale e della vita di comunità .
Altre informazioni sul sito FIAB Lodi Ciclodi
Concordo
pienamente che la necessità di rendere la nostra città più sicura per
chi si sposta in bicicletta e a piedi è una priorità , ed è una prioritÃ
assoluta puntare alla sostenibilità per vivere meglio tutte e tutti
***
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