martedì 30 gennaio 2024

George Orwell 1984 | LoSguardoDigiulia

George Orwell 1984 | LoSguardoDigiulia

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Cosa hanno in comune una manifestazione pacifica nel 2024 e un celebre romanzo distopico scritto nel 1949?
Te lo spiego, se hai la pazienza di seguire il mio ragionamento.


Un nuovo progetto

In un giorno qualsiasi del 2024 ti capita di impegnarti per scrivere un nuovo articolo per il tuo blog, corredato da un fotoreportage importante, a sostegno di una iniziativa che ritieni interessante alla quale vuoi dare sostegno col tuo lavoro. Dopo aver passato un'intera mattinata a fotografare queste persone impegnate, appassionate (e bellissime) al corteo, scegli accuratamente gli scatti più adatti da inserire nell'articolo.

Il grido di dolore 

Poi, ovviamente, vuoi condividere questo tuo lavoro con più persone possibile per dare voce a questa minoranza della tua città. Vuoi dimostrare la tua solidarietà perché sono persone lontane dal loro paese, sono molto preoccupate per la sorte di un'intera popolazione, per le loro famiglie lontane, e cercano di farsi ascoltare organizzando una manifestazione aperta in cui sono benvenute e presenti associazioni, persone di ogni tipo, e non solo quelle che fanno parte di un unico credo

Una violenza orribile

Alcune di queste persone inoltre, nei mesi precedenti, si sono spese per raccogliere fondi da mandare proprio in quel paese in guerra che sta subendo una violenza orribile, una guerra sanguinosa, che come tutte le guerre è una situazione senza senso che va bloccata il più velocemente possibile. 

E poi sempre loro, dopo qualche mese, decidono che non basta l'aver inviato del denaro in aiuto, perché sentono la necessità di manifestare nelle strade la propria disperazione e preoccupazione, con cartelli, striscioni, urlando il proprio dolore fino a non avere più voce.

Ti organizzi per bene 

Prepari un bell'articolo, corredato di scatti del corteo scelti con cura, i link corretti, titoli ad hoc, una descrizione precisa e tutto il necessario per renderlo scorrevole e di semplice lettura, pronto, per ogni persona che vorrà apprezzarlo.

Poi, decidi di pubblicarlo nel blog e subito dopo divulgarlo come fai da sempre sui tuoi soliti canali, negli account Facebook, Instagram, Threads, Linkdn, Whatsapp ...

MA

Dopo molti tentativi di condivisione a vuoto, e numerosi messaggi di errore incomprensibili e senza spiegazioni, scopri che non ti è possibile fare niente, ma proprio niente per divulgare questo articolo sulle piattaforme Facebook, Instagram e Threads. 


Perché?

Perché Facebook, Instagram, e Threads fanno parte di Meta, impresa statunitense che ne controlla i servizi di rete sociale e, dopo aver fatto alcune ricerche, scopri che la suddetta impresa già da qualche tempo ha deciso di censurare tutte le informazioni che riguardano quell'argomento e che spesso sceglie anche di sospendere gli account che lo trattano perché considerato "scomodo" e contrario alla politica del Paese di cui la piattaforma fa parte.

Si proprio Meta, quell'impresa che a caratteri cubitali nella pagina del suo sito scrive che si prefigge di


La notizia sui giornali

02 Giugno 2021 -"Alcuni dipendenti di Facebook vogliono vederci chiaro sui presunti casi di censura dei palestinesi e alleati durante la guerra contro Israele"

Da hdblog

Le notizie su questa censura da parte di Meta ci sono dal 2021 e in questo articolo, Andy Stone, portavoce di Meta, ha dichiarato che si è trattato di un bug (già risolto).


Non è vero!!

Ne ho avuto la prova cercando di diffondere sui miei canali social l'articolo del mio blog sul corteo pacifico a Lodi del 28 gennaio 2024

"Meta, l’azienda statunitense che possiede Facebook e Instagram, starebbe «soffocando le voci a sostegno dei palestinesi di Gaza, in un momento in cui subiscono sofferenze indicibili e avrebbero più bisogno del sostegno internazionale». Così Deborah Brown, direttrice associata per il settore Tecnologia e diritti umani di Human Rights Watch, commenta la principale conclusione dell’ultimo rapporto di 51 pagine Meta’s Broken Promises: Systemic Censorship of ... Content on Instagram and Facebook."

Da Il Manifesto

“La censura di Facebook e Instagram viola i diritti umani dei palestinesi "

Da Il Fatto Quotidiano


Non solo trash

Provi un attimo di sconcerto e di rabbia per questo "intoppo" che forse, prima o poi si risolverà, ma poi ti torna in mente una lettura di tanti anni fa, che allora ti era sembrata, come dev'essere un romanzo inventato, pura fantascienza, creata da una mente contorta e nello stesso tempo geniale e che credevi davvero troppo fantasiosa.

Ma dopo quanto ti è successo inizi a pensare che il Grande Fratello non è solo il titolo di un programma trash che trasmette la tv, ma esiste davvero e ci siamo dentro, con tutti i piedi, proprio come nel celeberrimo racconto fantapolitico  1984, di George Orwell .
Non hai mai letto 1984Fallo. Oppure guarda il film tratto dal romanzo di George Orwell. 1984 è distopico, cupo e ambientato in un passato/futuro irreale, e talmente profetico che ti farà riflettere su un sacco di cose che stiamo vivendo in questi ultimi anni.

Pensa che questo libro è stato pubblicato nel 1949, anno in cui i social, gli smartphone e "Alexa" non erano neanche immaginabili.

Allora rifletterai sul fatto che anche nel mondo presente ci sono guerre continue, come nel romanzo 1984. 

"Anche l'ultima possibilità di produrre letteratura dettata dai propri pensieri, ossia la scrittura a mano, è stata abolita: poesie, canzoni e romanzi vengono realizzati automaticamente da complessi macchinari elettromeccanici detti versificatori, in base a schemi predefiniti; anche gli articoli di giornale che il protagonista Winston "corregge" sono riscritti tramite un apparato, detto parlascrivi, in grado di produrre testo sotto dettatura" 

Da Wikipedia 1984 (romanzo)

«Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato.»
George Orwell, 1984


Una possibile soluzione? Uscire dai social, che domande!

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