sabato 4 maggio 2024

Arte | Le sculture tombali - Ettore Archinti  

Arte |  Le sculture tombali - Ettore Archinti 

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03/05/2024, cominciamo bene

Dopo una prima fase di incomprensione in cui il custode del cimitero Maggiore di Lodi non voleva che scattassi delle fotografie, ma risolta in un attimo con le giuste spiegazioni, e le doverose scuse... 



La cultura, finalmente! 

Chiarito questo breve malinteso ho potuto quindi partecipare attivamente all'iniziativa culturale di visione delle sculture tombali attribuite a Ettore Archinti, figura storica importante per la storia di Lodi, descritte con la consueta maestria da Marina Arensi, Vittorio Vailati e con la partecipazione dello storico lodigiano Ercole Ongaro



Alcune delle sculture che abbiamo osservato sono di manifattura attribuibile ad Archinti, altre invece ancora in fase di accertamento, perché nel frattempo è passato tanto tempo, le sepolture si sono avvicendate, a volte anche sovrapposte e i pochi ricordi dimenticati. 




I dettagli 

È stato affascinante osservare da vicino i dettagli delle statue e dei busti creati da Archinti che fregiano alcune tombe di storiche famiglie della borghesia lodigiana. Poche le sculture in marmo, più numerose quelle in bronzo che mostrano in superficie la naturale patina del tempo che le rende davvero drammatiche, oltre all'espressività che le contraddistingue.  


Un professionista 

Archinti, scultore professionista, era spesso criticato e isolato a causa delle sue idee umane e politiche che entravano in contrasto con il regime fascista. 


Nonostante ciò, si trovava costretto a dover lavorare per coloro che gli commissionavano sculture, malgrado fosse in disaccordo ideologico o se aveva dovuto subirne l'arroganza e prepotenza, poiché dopotutto doveva guadagnarsi da vivere con le sue opere. 



Questo è quanto è emerso dalle lettere di Archinti, scritte con il linguaggio elegante che arriva da altri tempi, narrate da Arensi durante la visita guidata al Cimitero Maggiore. 

I racconti 

Durante la visita ho parlato con alcune persone, molte erano felici per la bella giornata di sole che ci ha riscaldato dopo alcune fredde e uggiose, e molto interessate ai racconti legati alle sculture. Ho ascoltato anche alcuni mormorii di disappunto per la l'incuria riservata alle tombe. Ne ho osservate meglio alcune, davvero antiche, che hanno sofferto per il tempo che passa e le condizioni metereologiche. Alcune di queste grandi tombe di famiglia sono diventate rifugio per piccioni, ragni e altri animali perché abbandonate dai familiari che forse non esistono più, o semplicemente perché non se ne interessano più.

Piccoli grandi tesori 

Statuina al museo Ettore Archinti

Ho conosciuto anche un signore molto gentile, che mi ha raccontato dell'amicizia di suo nonno con Ettore Archinti, e della piccola scultura che gli aveva donato (con orgoglio me ne ha mostrato la foto sul cellulare). Gli ho allora domandato se non intendesse donarla al museo di Lodi dedicato proprio ad Archinti. Mi ha rivelato che non si sente ancora pronto per separarsene perché gli ricorda un grande affetto. Forse anche lui col tempo capirà l'importanza del gesto della condivisione e cambierà idea, in modo che potrà dare anche ad altre persone il piacere di conoscere e ammirare quel suo piccolo tesoro. Chissà quante altre persone posseggono altrettanti piccoli, o grandi, tesori che potrebbero contribuire ad aumentare la conoscenza di un personaggio così importante per Lodi, e se mai li renderanno fruibili alla vista della comunità diventando parte di un patrimonio culturale sempre più ricco.

Una minuscola lapide 

Ho osservato inoltre la piccola lapide che ricorda Ettore Archinti, che si trova insieme a quelle di altre persone che sono decedute, assassinate o scomparse per mano dei nazifascisti, all'interno del monumento a forma di arco a loro dedicato in questo stesso cimitero. 

Storie terribili di fucilazioni e omicidi sommari, ad opera di fascisti, mi sono state raccontate dal mio "Cicerone", mentre riflettevamo su quanto fosse stato oscuro e spaventoso il periodo della dittatura e dell'oppressione nazifascista.







Per approfondire

👇Sulla figura di Ettore Archinti 

25 aprile di liberazione | LoSguardoDiGiulia
Giovinette, Lodi e LoSguardoDiGiulia
- 25 aprile 2023, Ettore Archinti e LoSguardoDiGiulia



#Aneddoti

Quando le persone vedono che mi aggiro con la fotocamera al seguito: 

"Sei la fotografa del Cittadino?" 

- No, ho un blog. Si chiama LoSguardoDiGiulia. 

"Cos'è un blog?" 

- È una specie di giornale online nel quale scrivo degli articoli che raccontano delle mie esperienze e passioni, corredate dai miei scatti, il tutto in totale autonomia e libertà. 

In questo modo tengo traccia dei miei ricordi... Ed è bellissimo!


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