lunedì 29 gennaio 2024

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Un grido per la pace

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Lodi, 28 gennaio 2024, in una giornata fredda e nebbiosa, le immagini di uno dei numerosi cortei pacifisti organizzati dalla comunità islamica lodigiana insieme alle associazioni pacifiste del territorio per chiedere lo stop al genocidio in Palestina.  


Il massacro

Ci sono persone che davanti a una tragedia, invece che girarsi dall'altra parte, escono dalle case e provano con i propri mezzi a farsi ascoltare, esprimere solidarietà, rivolgendosi alle vittime del massacro che si sta compiendo in questi mesi in Palestina e a chi dovrebbe far finire tutto questo orrore. 

(Dell'attivismo delle donne mussulmane e delle associazioni coinvolte che hanno raccolto aiuti per la popolazione palestinese ne ho scritto anche nell'articolo "Racconto di Natale").


Un corteo partecipato


Il corteo, partito da Piazza Castello a Lodi dove inizialmente è stato organizzato un breve presidio in cui erano esposti fantocci di bambini insanguinati distesi a terra, ha fatto alcune tappe nelle strade cittadine tra le quali Viale Dalmazia, Corso Archinti per poi ritornare in Piazza Castello.

L’inizio del massacro

Il 7 ottobre 2023 dalla Striscia di Gaza parte un massiccio lancio di migliaia di razzi verso Israele che raggiungono anche Tel Aviv e Gerusalemme. Dietro all’attacco c’è Hamas: viene lanciata l’Operazione al-Aqsa, per “mettere fine ai crimini” di Israele. Dopo il ritiro di Hamas con gli ostaggi dentro la Striscia di Gaza, l'8 ottobre Israele ha dichiarato lo stato di guerra con lo scopo di cancellare Hamas definitivamente, con prolungati bombardamenti nella Striscia di Gaza in cui si trovano le basi dell'organizzazione palestinese. Ma il ‘punto di partenza’ del conflitto israelo-palestinese viene da lontano,  dalla cosiddetta dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917 che vedeva “con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico”. Negli anni successivi, diversi ebrei si spostarono in questa zona, ma questa ipotesi rimase in standby fino a che, dopo la Seconda guerra mondiale, l’Assemblea generale dell’Onu approvò un piano di partizione della Palestina. Nacque così lo Stato di Israele, che fu proclamato il 14 maggio 1948. (fonte: https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/questione-palestinese)

Giovani in corteo

Erano tantissime le bambine e i bambini che partecipavano attivamente e che con passione gridavano gli appelli alla pace portando con loro striscioni e cartelli. 




Una enorme bandiera palestinese è stata trasportata nel tragitto del corteo dalle braccia di un numeroso gruppo di giovani donne, uomini e ragazzi, diventate poi afone per aver urlato con tutta la loro passione e convinzione la richiesta di stop al conflitto.


Cessate il fuoco a Gaza

Fine dell'occupazione militare della Palestina

Solidarietà e aiuti umanitari per il popolo palestinese

Restiamo umani

Stop genocidio a Gaza
Occhio per occhio il mondo diventa cieco
PACE






Un grido per la pace

Dal corteo un grido potente per invocare la pace:






"Siamo tutti palestinesi"

"Cessate il fuoco"

"Liberate Gaza"

"Free Palestine"

"Palestina libera"





"Siamo di fronte a un genocidio"

"Gaza libera"



"Giù le mani dai bambini"

"Palestina terra mia"
"Palestina immortale"
"Libertà libertà"
"Israele criminale"












***

Nel mentre restiamo tutte e tutti in attesa di una risoluzione di questo conflitto, assurdo come ogni conflitto esistente e in mano a persone che non sembrano proprio volerne la fine, e cerchiamo nel nostro piccolo di fare quello che possiamo, che sia anche soltanto gridare a gran voce un appello per la PACE.



Per tenerci informate:
Le news live sulla guerra Israele-Hamas su tg24sky.it


La censura dei social media contro i contenuti sulla Palestina e su Gaza. Il caso Meta



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