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venerdì 13 ottobre 2023

Street Photography, Anna Mola e LoSguardoDiGiulia

La Street Photography, Anna Mola e LoSguardoDiGiulia 

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Una riflessione che riguarda un mio interesse recente, dedicato al genere fotografico chiamato: 

"Street Photography". 




Ho trovato lo spunto per pubblicare qui la mia personalissima riflessione sul tema di questo genere fotografico che reputo davvero interessante, grazie ad una delle ultime newsletter della Photo Editor Anna Mola, di cui sono affezionata e avida lettrice.

La newsletter di Anna

"L'altro giorno leggevo su Facebook una discussione piuttosto accesa, innescata da una persona che diceva una cosa tipo "Il 90% della fotografia presentata come street photography in realtà non lo è; è fotografia 'open air'. Sotto il post, in poche ore, si sono accumulate tantissime risposte, alcune interessanti, altri - come spesso capita sui social - l'hanno presa sul personale e hanno iniziato a discutere, arrabbiandosi tra loro. Tutte le argomentazioni portano nella direzione della domanda capitale "Che cos'è la street photography?". Chiaramente ognunə è liberə di dare la propria definizione. Tu che mi leggi probabilmente ne hai una tua o ci stai pensando in questo momento. Personalmente sono d'accordo con Sara Munari  (Docente di Fotografia) quando dice:

'non è street photography solo perché scatti per strada" ...potrebbe anche essere una foto fatta per sbaglio oppure per una pubblicità oppure una foto d'architettura oppure ancora... Insomma bisogna vedere qual è l'intento con cui si sta scattando.'

"...  Quello che voglio dire con questa newsletter è che se ti interessa sperimentare questo genere (o qualsiasi genere) non stare ad arrovellarti il cervello per trovare l'esatta "casella" dove inserire quello che fai, catalogandolo o - ancora peggio - non perdere tempo nella disamina dei tuoi scatti per capire se corrispondono o meno alla definizione che un altro ne dà, quasi a voler giustificare le tue immagini. Tu occupati di scattare, produrre, creare dei bei progetti, che soddisfino innanzitutto te e le tue aspirazioni; anche perché l'ossessione di rientrare nei canoni imposti da qualcun altro blocca la creatività e la voglia di sperimentare nuovi linguaggi visivi. Se poi avrai la necessità di spiegare le tue foto un modo lo troverai oppure puoi chiedere a una photo-editor di raccontarti "

***

La definizione di "Street Photography" Genere d'arte visiva

La street photography, in italiano fotografia di strada, è un genere fotografico che vuole riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, la street photography non necessita la presenza di una strada o dell'ambiente urbano. Il termine “strada” si riferisce infatti ad un luogo generico ove sia visibile l'attività umana, un luogo da osservare per catturarne le interazioni sociali. Di conseguenza il soggetto può anche essere del tutto privo di persone o addirittura un ambiente dove un oggetto assume delle caratteristiche umane. Molti fotografi di strada proprio per questo tipo di reportage sociale rientrano in quella che è stata definita: scuola umanista (fonte Wikipedia)

💖

Cosa ne penso

Una foto che non rappresenta/racconta una storia, un'emozione,  che sia in presenza o assenza di esseri viventi, non può essere definita come street photography, ma semplicemente una foto scattata in una strada.  Penso inoltre che una definizione per questo ed altri tipi di fotografia artistica sia necessaria per capire cos'è arte e cosa non lo è, soprattutto in quest'epoca di immagini compulsive, in cui chiunque fotografa qualsiasi cosa venga "a tiro dell'obiettivo". Altrimenti, ad esempio, anche le foto esterne delle case delle agenzie immobiliari sebbene possano essere delle buone foto, ma  tutt'altro che artistiche, potrebbero rientrare nella categoria della street photography ... 

Certo è che, come giustamente scritto nella newsletter, ogni persona può avere la propria definizione di street photography, come ogni persona può avere il proprio pensiero riguardo un'emozione o cosa rappresenta una storia.

L'argomento è indubbiamente complesso e le opinioni sono tante, diverse per ogni persona ... Ed è altrettanto probabile che difficilmente se ne venga a capo! . 

Io, nel frattempo, scatto." 

"La frazione di un secondo"

Street photographers celebri:

Vivian Maier - La sua straordinaria opera è stata scoperta solo dopo la sua morte ed è diventata molto popolare.

 (proprio in questi giorni sto leggendo la sua biografia straordinaria , magari ne scriverò)

Helen Levitt - Fotografa di lunga data delle strade di New York, famosa per le sue immagini di bambini giocanti.

Charlene Winfred - fotografa, produttrice. Nata e cresciuta a Singapore, ha trascorso oltre due decenni lavorando
e viaggiando come fotografa in Australia, Europa e Nord America

Henri Cartier-Bresson - Considerato uno dei padri della street photography, famoso per il suo "momento decisivo". 

Elizabeth Char - Nata a Parigi, Francia, dove vive tuttora. Lavora nel settore televisivo, ma la sua passione è la fotografia di strada come una sorta di meditazione attiva o terapia.

Kristin Van den Eede - membro di Observe, un collettivo fotografico internazionale focalizzato principalmente ma non esclusivamente sulla pratica della fotografia di strada spontanea

Daido Moriyama - Conosciuto per il suo stile audace e il suo utilizzo del bianco e nero. 

Linda Wisdom - Fotografa professionista, di strada e corpo creativo generale con sede a Londra

Garry Winogrand - Ha catturato l'essenza della vita urbana americana con le sue immagini incisive. 

Joel Meyerowitz - Conosciuto per il suo lavoro a colori nelle strade di New York. 

Questi sono solo alcuni nominativi, ma ci sono innumerevoli talentuose fotografe e fotografi di street photography in tutto il mondo.


(Pride2023)

Tutte le immagini - ©Lo Sguardo Di Giulia 2023


La mia gratitudine alla Photo Editor Anna Mola per aver sostenuto questa mia idea.



***

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sabato 7 ottobre 2023

Fotografia Minutera e LoSguardoDiGiulia

Fotografia Minutera e LoSguardoDiGiulia

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Questa mattina ho incontrato a Lodi dei personaggi davvero interessanti di cui ti voglio parlare.

Sono i fotografi itineranti, chiamati anche "Minuteros".



Quest'arte d'altri tempi aveva destato la mia curiosità dopo aver letto che fotografi ritrattisti istantanei itineranti sarebbero stati presenti nelle mia città proprio in occasione di questo ottobre 2023 dedicato alla fotografia.

I Minuteros

Gentili e disponibili, aperti al racconto del procedimento di questa antica arte povera e popolare. Le loro fotocamere sono spesso autocostruite, alcune recuperate da vecchie cantine e restaurate, e tutte godono di un fascino davvero particolare.

Ma cos'è esattamente la Fotografia Minutera?

La Fotografia Minutera è un’attività fotografica che integra Performance Art e Street Photography. La Camera Minutera, è conosciuta in giro per il mondo con tanti nomi: afghan box, Lambe-Lambe, fotografia ambulante immediata. 

Il processo di sviluppo e stampa dura circa 4 minuti (dipende dall'esperienza del fotografo, mi hanno detto). Lo scatto è unico, e questa performance di strada si compone di una fotocamera in legno con laboratorio incorporato, che permette di rivelare l’immagine sul posto, e poterla così consegnare al cliente in pochi minuti.

Negli anni Duemila è apparso il fotografo minutero il cui nome rimanda ai fotografi ambulanti spagnoli, dove minuteros sta per minuti, in Italia chiamato anche "cassettista". A metà strada tra il teatro itinerante e la street photography, la nuova fotografia ambulante si fa per strada offrendo alle persone immagini positive su carta, utilizzando, come un tempo, la macchina fotografica come camera oscura. Ogni anno si tengono festival dove sono presenti singoli fotografi ed associazioni internazionali come ad esempio, l''Associació de Fotografia Minutera de Barcelona. (fonte: wikipedia)

*** 

Un'altra interessante tecnica di cui ho potuto conoscere l'esistenza è stata la Fotografia al Collodio umido

è una tecnica fotografica del XIX secolo che utilizza una soluzione di collodio (una sostanza viscosa) per rivestire una lastra di vetro o metallo, rendendola sensibile alla luce. Questa tecnica è stata ampiamente utilizzata dal 1850 al 1880 circa, prima dell'avvento delle pellicole fotografiche.


La definizione di questa foto su una piccola lastra di vetro è davvero altissima!


Il processo del collodio umido era noto per la sua alta qualità e dettaglio nelle immagini, ma richiedeva una complessa preparazione sul campo e una lunga esposizione, motivo per cui era più comunemente utilizzato per ritratti o fotografie di paesaggi. La necessità di preparare le lastre sul posto rese questa tecnica scomoda e poco pratica per gli spostamenti.
Oggi, alcune persone continuano a utilizzare la tecnica del collodio umido per creare fotografie dal fascino antico e artistico. È un processo che richiede una conoscenza approfondita e attrezzature specializzate, ed è considerato più un'arte tradizionale che una pratica comune nella fotografia moderna.

Il collodio umido è una antica tecnica fotografica che risale al 1851. Inventata da Frederick Scott Archer, divenne subito popolare per la produzione di ritratti e foto paesaggistiche.

Si chiama collodio umido perché la base chimica è un velo di collodio foto-sensibilizzato che viene steso su una lastra metallica su cui verrà scattata la foto. Questa lastra va utilizzata prima che il collodio si secchi, da qui il nome di collodio umido.

Il collodio umido è una antica tecnica fotografica che risale al 1851. Inventata da Frederick Scott Archer, divenne subito popolare per la produzione di ritratti e foto paesaggistiche.

Si chiama collodio umido perché la base chimica è un velo di collodio foto-sensibilizzato che viene steso su una lastra metallica su cui verrà scattata la foto. Questa lastra va utilizzata prima che il collodio si secchi, da qui il nome di collodio umido. 

Fonte michelepero.it



  Michelangelo mostra il suo biglietto da visita 
   in cui c'è impressa una foto al collodio








Giovanni e Michelangelo, i fotografi itineranti da cui ho avuto il piacere di scoprire la fotografia al collodio


LoSguardoDiGiulia in una fotocamera minutera


Sarei rimasta ore ad ascoltare le loro esperienze, questi uomini sono davvero un pozzo di cultura fotografica, e sono molto grata per quello che mi hanno trasmesso in così poco tempo, purtroppo il tempo è tiranno! 


La foto che mi ha scattato Giovanni,
a mia insaputa
😁
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mercoledì 4 ottobre 2023

I Màndala e LoSguardoDiGiulia

 I Màndala e LoSguardoDiGiulia

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Alcuni dei miei Màndala sono esposti in queste settimane 
nello Studio Olistico Ikigai di Lodi, in Via De Lemene 12. 

In questo luogo accogliente e spirituale pratico Hatha Yoga sotto la guida esperta dell'istruttrice Vivica Mariconti, con la quale mi sono trovata sempre in estrema sintonia, e che ringrazio infinitamente per avermi proposto di esporre.

***

L'Arte e la Spiritualità dei Màndala: 

Un viaggio tra creazione e significato

Màndala significa “essenza” o “cerchio”, “circonferenza”, ed è l’interpretazione dell'intero ciclo dell'esistenza

Disegnare è una forma di meditazione e creare semplici figure artistiche con le tecniche Màndala aiuta nella concentrazione sulla connessione tra le forme e il significato che stanno emergendo. Allenando la capacità di concentrazione si diventa più consapevoli delle proprie capacità ed ed è più facile raggiungere uno stato mentale rilassato e stabile. 

Si pensa che i Màndala siano in grado di trasformare l’energia negativa in positiva, e che abbiano proprietà curative rappresentando l’equilibrio vitale, la pace e la calma.

La creazione di un disegno con la tecnica Màndala prevede pochi strumenti: matita, goniometro, righello, compasso e, a scelta, pennelli, pennarelli o matite colorate. Nello schema a forma circolare tracciato a matita, si disegnano una serie di elementi ripetuti, geometrici che vengono poi colorati (o no) a piacere. 

***

Significati Simbolici

I Màndala possono avere significati simbolici diversi a seconda della cultura e dell'interpretazione personale. 

Ad esempio, nel buddhismo tibetano, i Màndala rappresentano il cosmo, mentre nei nativi americani, possono simboleggiare l'equilibrio tra l'uomo e la natura. Spesso, la creazione di un Màndala è un atto di introspezione, aiutando l'artista a esplorare la propria mente e il proprio spirito.


I Màndala possono anche essere utilizzati come oggetti decorativi o come regali significativi.

In conclusione, i Màndala sono molto più di semplici disegni circolari; sono una finestra sulla creatività, la spiritualità e l'armonia universale. La pratica di creare e contemplare i Màndala può portare profonde connessioni personali e una maggiore comprensione del mondo che ci circonda. 

Quindi, la prossima volta che ti trovi a disegnare o a contemplare un Màndala, ricorda che stai partecipando a una tradizione millenaria che unisce l'arte e la spiritualità in un modo unico e significativo.

***

Sull'account Instagram dedicato ai miei disegni puoi vedere alcuni esempi di Màndala/Zentangle:

L'articolo sull'esposizione alla presentazione del libro della scrittrice Miriam Di Piazza "L'isola di Sara":

Màndala e Zentangle con Lo Sguardo Di Giulia

***

Ti interessano i miei lavori?

Contattami all'email losguardodigiulia@gmail.com 

oppure tramite il form di contatto in alto a destra  👉


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martedì 19 settembre 2023

Lodi, Il Volontariato e LoSguardoDiGiulia

Lodi, Il Volontariato e LoSguardoDiGiulia

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Alcuni scatti da il Weekend del Volontariato e della Cooperazione sociale” di sabato 16 e domenica 17 settembre 2023 che si è tenuto in piazza della Vittoria a Lodi, con oltre 60 associazioni di volontariato, promossa dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi, CSV Lombardia Sud ETS, dalla Fondazione Caritas Lodigiana e da Il Cittadino di Lodi 




Le artiste


Sono armate di gessi, di manualità e fantasia mentre praticano il loro momento di meditazione concentrandosi su sfumature, tratti precisi e colori vivaci.


Se Non Ora, Quando?

Tutta l'arte è meravigliosa perché senza età, può esprimere un'idea, un concetto, un pensiero, un credo, Ma anche l'ideologia di una società o di un gruppo sociale, un sistema concettuale, opinioni, valori condivisi da comitati e associazioni.

"Se non sai che fare delle tue mani, trasformale in carezze"

Questa la citazione che spiccava al gazebo dell'associazione Mondogatto da anni impegnata a dare rifugio a gatti abbandonati e bisognosi di cure.

Per l'occasione è stato presentato il nuovissimo calendario 2024 dedicato al "Micio Riposino" 


Animazioni per bambini e bambine da parte delle associazioni che si occupano di portare momenti di serenità e allegria negli ospedali, clown terapia ispirata dal 
progetto del dottor Hunter Doherty "Patch" Adams attivista, medico e scrittore statunitense, dalla cui vita è stato tratto il celebre film che vedeva protagonista l'attore Robin Williams.


Piccole interessanti mostre fotografiche sul tema dell''integrazione.

"Anche senza il Re sono riusciti a fare scacco matto alle pedine nere. Che le pedine bianche partano con un passo avanti a prescindere?"



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lunedì 8 maggio 2023

Lo Sguardo sull'arte | Bipielle Arte | Domenico Mangione

Lo Sguardo sull'arte | Bipielle Arte | Domenico Mangione

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"Giulia, hai già visitato la mostra di Mangione a Bipielle Arte? Ci andiamo insieme?"

 "No, non l'ho ancora vista Franchina, e sono davvero curiosa di visitarla! Ti vengo a prendere"

Lodi, 7 maggio 2023, Bipielle Arte, spazio Tiziano Zalli. 'Il tempo della forma' di Domenico Mangione

 

Da sempre mi attira l'arte astratta e
osservare le opere di Domenico Mangione mi ha trasportata in paesaggi lontani.

Mi sono persa in queste creazioni che, 
attraverso sovrapposizioni di materiali di diversa origine, rendono l'opera tridimensionale.


A volte mi è sembrato anche di scorgere sulle tele zone archeologiche sperdute in qualche luogo nel mondo.

Per me esiste un solo modo per guardare e assorbire l'arte, l'osservazione diretta e a distanza ravvicinata, immediatamente dopo aver visto l'opera appesa al muro, quasi a volerci entrare dentro per scoprirne i segreti


Mi sono addentrata in architetture perse nel tempo,

in deserti conosciuti.

Alcune figure sembrano sguardi dall'alto, tessiture straordinarie,  mi sono ritrovata con stupore in luoghi immaginari che ho creduto d'aver già visto.


“È sulle tavole ricche di materia e di continue velature, che Domenico racconta di sé, quando approccia ad una tavola, la vuole robusta, resistente, spessorata, che possa incassare ogni tipo di trattamento, poi la stesura materica del quadro che ne determina la composizione, infine le tante velature di colore che lo portano a soffrire, fino al risultato finale, che spesso non lo soddisfa. […] Quando inizia un nuovo lavoro, sa di iniziare una nuova battaglia, sa che dovrà soffrire e dare tutto se stesso, non c’è altro modo per lui di creare” scrive Pierpaolo Curti nell’introduzione del catalogo dedicato all'esposizione


 

 

    


Importantissima per queste occasioni è anche l'ottima compagnia: io ho avuto quella di Franchina Tresoldi, artista/artigiana di Lodi, sicuramente dalla sua esperienza riguardo l'arte c'è sempre da imparare.

L'artista Domenico Mangione e Franchina Tresoldi


La mostra è composta da dipinti e lavori su carta e compensato, realizzati dal 1999 a oggi. In esposizione fino al 28 maggio 2023.

 


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©Lo Sguardo Di Giulia 2023

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