Grete Stern, tra surrealismo e analisi interiore
Grete Stern è stata una fotografa tedesca naturalizzata argentina, una figura fondamentale nella storia della fotografia, soprattutto per il suo contributo al surrealismo e per la sua analisi profonda della condizione femminile.
La sua produzione è spesso ricordata per la serie 'Sueños' (Sogni), un progetto innovativo che affrontava la psicologia dei sogni in modo rivoluzionario.
Gli inizi
Stern, nata in Germania nel 1904, inizia il suo percorso artistico a Berlino, dove studia grafica e design. È in questo periodo che conosce l’artista Ellen Auerbach, con cui fonda il laboratorio di fotografia ringl+pit, noto per una fotografia concettuale molto avanzata per l'epoca, influenzata dal movimento Bauhaus.
Emigrazione in Argentina e contributo alla fotografia sudamericana
Con l’avvento del nazismo, Stern è costretta a lasciare la Germania e si trasferisce in Argentina. Qui, trova una nuova dimensione creativa e porta una sensibilità europea in un contesto latinoamericano, lavorando come fotografa per riviste, ritratti e pubblicità . La sua influenza contribuisce a definire la fotografia modernista in Argentina e a far emergere una nuova estetica visiva.
Sueños e la psicologia femminile
La serie fotografica Sueños, realizzata per la rivista Idilio, è uno dei suoi lavori più iconici. In questa serie, Stern crea immagini oniriche e surreali che rappresentano visivamente i sogni descritti dalle lettrici della rivista. Attraverso fotomontaggi, esplora tematiche legate al ruolo della donna, alle sue ambizioni, paure e desideri, spesso ponendo la figura femminile in contesti di oppressione o limitazione. Queste immagini sono molto avanti rispetto ai tempi, trattando il tema della liberazione e dell’identità femminile con ironia e profondità .
L'eredità di Grete Stern nella fotografia moderna
Il lavoro di Stern ha influenzato generazioni di artisti, artiste, fotografi, fotografe e femministe. È stata una delle prime a usare il fotomontaggio per indagare temi psicologici e sociali, mostrando come l’arte visiva possa diventare uno strumento di critica e introspezione.
La sua opera rappresenta una pietra miliare nella storia della fotografia, aprendo la strada all'uso della fotografia come mezzo per esplorare la condizione umana, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte, unendo estetica e contenuto per esplorare temi legati alla psiche e alla società , senza voler interpretare verità assolute, ma con il tentativo di far riflettere sulla condizione femminile della sua epoca.
La sua fotografia, potente e simbolica, continua a ispirare riflessioni sulla condizione femminile e sulla capacità della fotografia di catturare l'invisibile.
Grete Stern abbandonò la fotografia nel 1985 a causa di problemi alla vista. Morì all'età di 95 anni il 24 dicembre 1999.
Fonti
Sguardi penetranti e obliqui, venti fotografe per un album di famiglia del Novecento - Silvia Mazzucchelli
***
©Lo Sguardo Di Giulia 2024
Disclaimer
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono moderati, quindi non verranno visualizzati immediatamente. Per favore non inserire link attivi, grazie.
-
The comments are moderate, so they will not be displayed immediately. Please don't insert active links, thanks.