martedì 15 luglio 2025

Ora e sempre?

Ora e sempre? 

L’arte resiste. E accusa. 

Su queste strade se vorrai tornare, ai nostri posti ci ritroverai, morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento, che si chiama ora e sempre RESISTENZA.”

(Piero Calamandrei, Lo avrai camerata Kesselring)

Il 10 Luglio, all’inaugurazione della mostra Ora e sempre, organizzata da ANPI, queste battute finali della poesia di Calamandrei sono state lette ad alta voce da Giorgio Seveso, curatore insieme a Mario Diegoli, Mario Quadraroli e alla critica d’arte Francesca Pensa. Un momento intenso, che ha aperto le porte non solo all’esposizione, ma a un attraversamento emotivo e politico. Le parole di Piero Calamandrei – scritte come risposta simbolica al generale nazista Albert Kesselring – hanno risuonato nelle sale dello Spazio Bipielle di Lodi con una forza dirompente.

Gli sguardi

Attraverso le opere esposte ho incrociato gli sguardi. Quelli di chi ha lottato, di chi è sopravvissutə, di chi ancora oggi paga il prezzo della guerra. Quegli occhi, immobili e vivi allo stesso tempo, li ho fotografati, per dimostrare che la memoria ha bisogno di restare accesa.

Un racconto corale

Nelle sale si intrecciano i lavori di maestri e maestre del Novecento – come Carola Mazot, Ernesto Treccani, Giacomo Manzù – con quelli di artisti e (purtroppo poche) artiste contemporanee che portano avanti una ricerca civile e politica. L’intento curatoriale è chiaro: far emergere il filo rosso che lega generazioni diverse nella stessa urgenza espressiva.

E nella tappa lodigiana si aggiunge un ulteriore tassello prezioso: la partecipazione di artistə del nostro territorio, come ad esempio Franchina Tresoldi con l’opera dedicata ai Fratelli Cervi, e poi Fausto Locatelli, Ugo Maffi, Gianni Vigorelli, Luigi Volpi, Mario Diegoli, Mario Massari, Ettore Santus, Andrea Viani, Walter Pazzaia, e una delle sculture di 👉Ettore Archinti, 'Forse è meglio che tu non veda', vincitrice nel 1913 del premio Tantardini di Milano. Un’opera che amo profondamente, e che qui dialoga con l'arte contemporanea mostrando come anche oggi sappia prendere posizione e non rimanere ai margini.

I fascismi di oggi

Durante la presentazione, mi ha colpita una riflessione dell’assessore alla cultura Francesco Milanesi. Diceva che "oggi non dobbiamo temere solo il ritorno del fascismo in senso stretto, ma piuttosto i fascismi, intesi come quei meccanismi di pensiero e comportamento che continuano a insinuarsi nel nostro quotidiano." 
Hai fatto caso come la disumanizzazione, la negazione, la cancellazione dei diritti acquisiti (spesso considerati scontati), e l'indifferenza, l'insofferenza verso le persone più vulnerabili siano sempre più evidenti in questo periodo? I fascismi non si annunciano con stivali e camicie nere, ma si insinuano con parole d’odio mascherate da buonsenso, con la violenza strutturale che diventa normalità.

La guerra non è mai finita

Questa mostra, focalizzata anche sulla Resistenza e sul secondo dopoguerra italiano, fa da specchio spietato al nostro presente. Mentre osservavo le opere esposte, pensavo a Gaza, all’Ucraina, al Sudan.
Alle guerre "lontane" che entrano nei nostri notiziari e poi spariscono, come se il dolore avesse scadenza. 
Ma le guerre non sono finite. Cambiano i nomi, i luoghi, le armi. Cambiano i corpi che cadono, ma le dinamiche di potere, dominio, sterminio restano simili.

Per dignità, non per odio

Tra i versi scolpiti di Calamandrei ce n’è uno che mi porto dietro da quando ho visitato la mostra:

“Per dignità, non per odio.”

Le mie fotografie — quelle che troverai in questo articolo — cercano la verità di quegli sguardi che esprimono paura, tristezza, rassegnazione, speranza. La stessa verità che ha mosso chi ha imbracciato le armi per liberarci dal nazifascismo.
La stessa che ancora oggi guida chi si batte per la pace, la libertà e la giustizia sociale.

Questa mostra è una chiamata collettiva alla responsabilità.


"Lo avrai

camerata Kesselring

il monumento che pretendi da noi italiani

ma con che pietra si costruirà

a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati

dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio

non colla terra dei cimiteri

dove i nostri compagni giovinetti

riposano in serenità

non colla neve inviolata delle montagne

che per due inverni ti sfidarono

non colla primavera di queste valli

che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati

più duro d’ogni macigno

soltanto con la roccia di questo patto

giurato fra uomini liberi

che volontari si adunarono

per dignità e non per odio

decisi a riscattare

la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare

ai nostri posti ci ritroverai

morti e vivi collo stesso impegno

popolo serrato intorno al monumento

che si chiama

ora e sempre RESISTENZA."

Lo avrai camerata Kesselring, di Piero Calamandrei, rivolto a uno di più odiati generali nazisti, Albert Kesserling. 

Per approfondire

👉“Lo avrai camerata Kesselring” di Piero Calamandrei: la poesia diventata inno alla Resistenza


Il tuo sostegno fa la differenza


👉Bipielle Arte
Via Polenghi Lombardo – Spazio Tiziano Zalli, Lodi
Orari di apertura della sala:
giovedì e venerdì 16.00-19.00;
sabato e domenica 10.00-13.00 e 16:00-19:00
dal 28 luglio al 3 settembre solo su prenotazione al n. 338 9461551 o al n. 349 6103723
INGRESSO LIBERO (fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura)

Novità

Iscriviti alla newsletter per ricevere storie e progetti direttamente nella tua casella di posta. Solo contenuti autentici, niente spam.

Lo Sguardo Di Giulia 2025 © diritti riservati – Vietata la pubblicazione non autorizzata. Le immagini pubblicate sono protette da copyright. Se vuoi usare una mia foto, contattami. 

👉Copyright e utilizzo delle immagini

Disclaimer: Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

***



Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati, quindi non verranno visualizzati immediatamente. Per favore non inserire link attivi, grazie.
-
The comments are moderate, so they will not be displayed immediately. Please don't insert active links, thanks.

L'ultimo articolo pubblicato:

Ora e sempre?