domenica 12 gennaio 2025

Ettore Archinti - Arte e resistenza | Viaggio fotografico

Ettore Archinti 
Arte e resistenza

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Narrazione fotografica nella memoria dell'uomo che ha fatto della creatività e del coraggio il suo messaggio eterno.

Arte e Resistenza 

In occasione delle festività di San Bassiano a Lodi, il 18 e 19 gennaio 2025, esporrò il mio progetto dedicato a una figura storica importantissima per la città: Ettore Archinti.
Nella saletta adiacente al bar del Circolo Enrico Cerri, a Lodi, in Viale Pavia 26, troverai il racconto fotografico 'Ettore Archinti - Arte e Resistenza'. Avrò il piacere di incontrarti il 18/01 alle 15.30. Un pretesto, per trovarci o ri-trovarci.

Una figura straordinaria

Da quando ho scoperto la storia travagliata, appassionata e appassionante di Ettore Archinti, mi sono sentita sempre più spinta a documentare visivamente ciò che osservavo durante visite guidate e iniziative a lui dedicate. Ettore Alcibiade Archinti Ã¨ stato una figura lodigiana straordinaria che, nell’oscurità del ventennio fascista, si distinse per la sua umanità, il suo talento artistico e il suo impegno politico e partigiano.

Dicono di lui che fosse un uomo mite, ma sicuramente idealista, coraggioso e impegnato politicamente, fu il primo sindaco socialista di Lodi (1920-1922) e membro del Comitato di Liberazione cittadino, oltre che scultore professionista che frequentò l'Accademia di Brera, fu premiato a Milano al prestigioso concorso Tantardini con l'opera Forse è meglio che tu non veda

Fu un "artista e uomo coraggioso che pagò con la vita il valore alto delle proprie scelte" 

Arrestato come sovversivo nel 1944 perché aiutava a soccorrere e nascondere i soldati venuti in Italia per combattere i nazisti e favoriva la fuga dei prigionieri sotto l'occupazione tedesca salvandoli dalla deportazione, fu deportato nel campo di sterminio di Flossenbürg dove morì assassinato all’età di 66 anni, il 17 novembre dello stesso anno.

Zio Ettore

Amico della famiglia Boccalini con cui condivideva il cortile, dov'era il suo laboratorio da scultore in via Cavour a Lodi, "zio Ettore" (così lo chiamavano le sorelle Boccalini) influenzò politicamente la giovane Giovanna Boccalini

Quest’ultima fece parte della Resistenza mettendo a disposizione le proprie risorse aiutando Ettore Archinti per l’espatrio di prigionieri inglesi in Svizzera, e fu anche tra le fondatrici della prima squadra di calcio femminile nel 1933 (GFC) insieme alle sorelle.  Divenne simbolo della resistenza femminile al fascismo, una figura chiave nel rinnovamento sociale e politico dell’Italia postbellica fino a diventare vicepresidente dell’INPS, incarico che ricoprì fino al pensionamento.

La stessa porzione di cielo

Il luogo in cui lavorava Ettore Archinti si trovava a Lodi, nell’attuale Corso Archinti (precedentemente chiamato Corso Porta Nuova). Dal 2023 lo ricorda una pietra d’inciampo, incastonata nel marciapiede che costeggia proprio lo stabile dove si trovava il suo luogo di lavoro. In precedenza era già stato posizionato un pannello informativo sulla biografia di Archinti davanti alla scuola elementare Cabrini.

Mi piace immaginare che, ogni giorno, camminando in quella strada, alzasse lo sguardo verso le stesse finestre, i tetti e la stessa porzione di cielo che possiamo osservare ancora oggi, mentre rifletteva sulle sue giornate.

All'interno del Cimitero Maggiore di Lodi si possono osservare una piccola lapide che lo indica come irreperibile tra i caduti della Seconda Guerra Mondiale e molte delle sue sculture funerarie. 

Il museo dedicato alle sue opere, testimonianza del suo straordinario talento artistico, è situato in viale Pavia.

La figura di Ettore Archinti non rappresenta solo il passato: è un simbolo di coraggio, genialità, umanità e resistenza. Una presenza che continua a ispirare e che merita di essere ricordata e tramandata.

Prima di partire per il suo ultimo viaggio, lasciò un messaggio di amore e speranza:

"Coraggio, miei cari, l’amore è eterno ed io per sempre resterò fra voi."

FFE 2024

Curiosità: questo esposto al Circolo Cerri è uno dei progetti fotografici che ho presentato alle letture portfolio durante il Festival della Fotografia Etica 2024, e che mi è stato suggerito come soggetto per una mostra fotografica.


Il Rococò

Tra le numerose iniziative passate organizzate per ricordare Archinti segnalo quella esposta presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso nell’aprile 2024, dove è stato possibile osservare alcune brutali vignette satiriche fasciste pubblicate tra il 1913 e il 1923 che si possono visionare online sul giornale Rococò di Lodi nel sito dell'Emeroteca braidense.


Per approfondire

👉Ettore Archinti, biografia completa

👉Le iniziative dedicate a Giovanna Boccalini

👉Indice testate lodigiane sull'emeroteca braidense



Immagini dall'inaugurazione del 18 gennaio 2025

Foto di Sylvie Kaminsky

Foto di Tania Fasano 

Foto di Gaetano Ecobi 

L'articolo su Il Cittadino di Lodi 

Da Whatsapp con Raffaella ❤️


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Mi sono sentita accolta 

Un ringraziamento particolare all'artista Stefano Gerardi che si è reso disponibile ad ascoltare le mie richieste, anche quelle più strampalate oltre che a darmi preziosi suggerimenti, e a tutte le persone del Circolo Cerri che si sono prodigate per rendere accogliente lo spazio per l'esposizione.

Un'unica nota stonata 

Mi è capitato di ascoltare il commento di un osservatore delle foto della mostra, in cui diceva: "ci manca solo che lo facciano santo" riferendosi a Ettore Archinti. 

Non posso credere che esista gente invidiosa di una persona che ha perso la vita per i propri ideali.  

Questa affermazione dimostra non solo invidia, ma anche una profonda ignoranza.


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Lo Sguardo Di Giulia 2024

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1 commento:

  1. Grazie Giulia Bortolini, non si finirà mai abbastanza di parlare di Ettore Archinti (e delle sorelle Boccalini, a partire da Giovanna). E dedicargli una mostra fotografica, con uno storytelling per immagini, offre l'opportunità di 'vederlo' e catturarne l'essenza. Un lavoro che spero potrà essere apprezzato non solo dagli appassionati di fotografia ma anche a livello didattico dalle scuole.

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