martedì 4 giugno 2024

Arte | Come nasce una scultura? | LoSguardoDiGiulia

Arte | Come nasce una scultura?

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"L'uomo che ride sono io"- Ettore Archinti, autoritratto.
Dopo aver seguito molte delle numerose iniziative dedicate alla figura dello scultore (oltre che politico, Sindaco di Lodi, e membro del Comitato di Liberazione cittadino) Ettore Archinti, legate alla mostra delle sue sculture inedite, questa è stata l'ultima, ma non meno importante del 1 giugno 2024, cui tenevo ad assistere.




Genesi di una scultura

"I grandi scultori in genere sono anche ottimi disegnatori, come lo è stato anche Ettore Archinti" 

Ha introdotto così l'evento collaterale alla presentazione al Museo Ettore Archinti del nuovo allestimento e alle mostre temporanee 'Come nasce una scultura?' Marina Arensi, curatrice delle iniziative dedicate alla figura di Ettore Archinti. Del quale purtroppo non si sono trovati i disegni preparatori delle sue sculture, ma quel che rimane sono solo pochi fogli disegnati e custoditi alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Lodi. 


Solo pochi schizzi

Le immagini ritrovate tracciate a matita da Archinti sono solo schizzi, appunti tracciati velocemente, non veri disegni preparatori che solitamente servono agli artisti per rendersi conto dei volumi degli spazi, dei rapporti  (che sono importanti soprattutto per le sculture cimiteriali, di dimensione maggiore), e per mostrare le opere ai committenti come fossero bozze, per poi averne la conferma della realizzazione.






Dimostrazione d'artista

Ho avuto quindi il piacere di poter assistere alla dimostrazione delle varie fasi della costruzione di un'opera, dal bozzetto in creta all'esemplare in gesso, ed è stato importante per capire come Archinti lavorava nel suo laboratorio grazie alla dimostrazione chiara e particolareggiata dell'artista Vittorio Vailati







Le fasi preparatorie delle opere d'arte

Tutto parte dalla forma creata con la creta/plastilina, che viene separata in due da delle lamelle metalliche sottili lungo tutto il profilo, che la separa quindi in una parte anteriore e posteriore, ricoperte poi da vari strati di gesso di densità variabile per crearne un negativo che, quando ben asciutto, verrà unito nelle sue due parti e riempito per realizzare il positivo in gesso.

In seguito, attraverso diverse e articolate procedure, si potrà realizzare la scultura in bronzo.

Ma la figura originale resta sempre quella in gesso, come esempio per la creazione di altre sculture identiche. 








Due sorprese inedite

In questa occasione mi sono state mostrate anche due sculture inedite di Archinti, inserite in ultimo all'esposizione del Museo e che non avevo ancora potuto osservare: una testa femminile in marmo bianco con ancora evidenti i 'punti' che misurano il limite di lavorazione tracciati dallo scultore, e una deliziosa scultura femminile in bronzo. 




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Per approfondire:

25 aprile | Ettore Archinti e LoSguardoDiGiulia

25 aprile di liberazione | LoSguardoDiGiulia

Giovinette, Lodi e LoSguardoDiGiulia

Arte | Le sculture tombali - Ettore Archinti

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