La fotografia come un filo che tiene insieme le persone
Ci sono weekend che ti scorrono addosso senza lasciare nulla e altri che, invece, ti attraversano e ti cambiano, anche solo un po’. Quello appena passato appartiene alla seconda categoria. Perché la fotografia – ancora una volta – è riuscita a intrecciare mondi diversi: immagini e parole, riflessioni, criticità e relazioni, incontri che fanno crescere e momenti semplici che diventano essenziali.
Il confronto
Il cuore di tutto è stato il confronto con il mio lavoro durante la lettura portfolio, uno degli appuntamenti del Festival della Fotografia Etica di Lodi. Portare le proprie immagini davanti a sguardi estranei, ma professionali, è sempre un atto di vulnerabilità: ti spogli di ogni difesa e lasci che qualcunə legga dentro alle tue scelte, ai tuoi silenzi, alle tue intenzioni. Le critiche – alcune dure, altre preziose – hanno scavato in profondità, costringendomi a guardare i miei progetti da angolazioni nuove. La fotografia non è mai un punto d’arrivo, ma un percorso in continua trasformazione, ogni osservazione, anche quella più tagliente, può diventare un invito a crescere.Mentre varcavo quella soglia, ho pensato a un anno fa, a quando avevo presentato il mio primo portfolio fotografico. In quell’occasione avevo raccontato nel blog l’emozione e la paura di uscire dalla mia zona di comfort, chiedendomi se fossi davvero pronta a mettermi in gioco. 👉 Oltre la zona di comfort
Keep push
Da quelle riflessioni si è aperta un’altra prospettiva con la visita alla mostra “Keep Push – Impegno continuo, impegno solidale” di Nicola Berti, promossa dal Soroptimist Club di Lodi e dedicata al lavoro di Medici con l’Africa CUAMM.
Non ho risposte pronte, ma una convinzione sì: ascoltare le donne, soprattutto quando si parla dei loro corpi e delle loro vite, non è un dettaglio, è la differenza tra raccontare “su” qualcunə e restituire una storia “da dentro”.
La leggerezza e l'amicizia
Il cerchio si è chiuso domenica, accanto a Franchina, nella sede della Provincia di Lodi, dove le sue opere sono esposte in mostra. In quel momento la fotografia si è fatta sguardo affettuoso e complice, uno spazio in cui non ero più autrice ma spettatrice, amica, testimone di un cammino artistico che conosco bene.
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Lo Sguardo Di Giulia 2025 © diritti riservati – Vietata la pubblicazione non autorizzata. Le immagini pubblicate sono protette da copyright. Se vuoi usare una mia foto, contattami.
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Disclaimer: Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
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