Gatti che ci guardano (anche a Natale)

Ovvero: quello che la fotografia insegna, senza dire una parola

Nel periodo di Natale finisco sempre per fare bilanci strani. Non quelli seri — quelli li rimando a gennaio, come tuttə — ma quelli affettivi: chi ho accudito, chi mi fa svegliare prima dell'alba, chi ha abitato le mie giornate storte senza fare domande. 

Libri felini


Quest’anno, mentre guardavo la solita fila di libri "felini" che mi osserva dalla libreria, ho capito che i protagonisti più costanti sono loro: i gatti. Quelli di carta, quelli del rifugio e soprattutto i miei due, che alternano sdegno e amore come forma di comunicazione. La mia libreria ha un reparto speciale: la sezione “felini”. Libri fotografici, poetici, narrativi… una piccola colonia che mi guarda dall’alto come se mi dicesse: “E allora, ci scrivi o continui a ignorarci?”. E come se non bastasse, dietro di me ci sono i miei due gatti veri: una convinta di essere una imperatrice in pensione, l’altro con quell’aria da martire che si sente tradito se sposto un cuscino. Vivere con loro è un corso accelerato di pazienza, ironia e messa a fuoco. Quando sfoglio i miei libri fotografici, mi accorgo che non parlano mai solo dei gatti. Parlano anche di me. Di quanto sono disposta a fermarmi. E noto sempre una cosa: le fotografe li raccontano non come tema, ma come presenze. Silenzi mobili che attraversano le vite senza chiedere permesso.

Mondogatto

Ripenso ai calendari fotografici e le foto che ho scattato per il rifugio Mondogatto negli anni scorsi. Le ore passate a inseguire sguardi e dignitari felini che non avevano alcuna intenzione di collaborare.

E poi la parte più bella: vedere quelle foto finire sulle pareti delle case, diventare regali di Natale, contribuire a riempire ciotole, curare i "pelosetti" e a scaldare le cuccette del rifugio. La fotografia dei gatti ti rimette in asse: niente finzioni, niente artifici. Solo incontri. O ti arrendi al loro ritmo, o non porti a casa nulla.

Handmade for love - Fufi Lab


E poi c’è Raffaella. Lei in ogni periodo dell'anno si ritrova sommersa di colla, ritagli, nastri e gatti veri mentre crea oggetti da vendere per sostenere molte colonie feline del Lodigiano dalla sua pagina Facebook Fufilab- Handmade for love. 

Lei è la prova vivente che gatti non li scegli: ti adottano. E ti mettono al lavoro. Sono creature anarchiche ma profondamente politiche: ti educano alla cura, senza fare comizi.

Lo sguardo non si ruba, si merita

Alla fine mi volto e guardo i miei due: una finge di non guardarmi, l’altro mi guarda in modo stupito. E capisco che, senza volerlo, sono anni che mi insegnano la stessa cosa: lo sguardo non si ruba, si merita.
E quando te lo concedono — fosse anche per un secondo — ti senti parte di qualcosa. Un piccolo regalo. Senza carta, senza fiocchi. Perfetto così.

Un pensiero di Natale che fa bene (davvero)

Se vuoi fare un gesto concreto per i gatti che ancora aspettano una casa — e per chi si occupa di loro ogni giorno — ecco due modi semplici per farlo:

😻👉 Mondogatto Lodi (donazioni, adozioni, contatti)

😻👉 Le creazioni solidali di Raffaella per le colonie feline del Lodigiano - FufiLab -Handmade for love

Buone Feste!

Io continuerò a sostenere queste realtà come posso: con la macchina fotografica, con un messaggio, con un piccolo aiuto quando serve. Magari, se anche tu ne hai voglia, quest’anno il regalo giusto è più semplice del previsto: una zampa in più, dove conta davvero.

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