martedì 21 novembre 2023

Donne che hanno fatto la storia | LoSguardoDiGiulia

Donne che hanno fatto la storia

Le intitolazioni a Lodi

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Nel mese di novembre 2023 ho avuto l'importante opportunità di poter documentare le tre date dell'intitolazione di luoghi di Lodi a Donne che hanno fatto la storia.

Tutto questo è stato possibile grazie alla partecipazione e all'impegno di alcune scuole di Lodi al concorso dell'associazione Toponomastica femminile Sulle vie della parità  'Donne resistenti e resilienti di ieri, di oggi e di tutti i tempi' che prevede approfondimenti e ricerche nelle classi su figure femminili importanti e la richiesta di intitolazione di una strada o di un luogo nel proprio comune, per colmare il gap di genere sulle intitolazioni nelle città italiane.

10 Novembre, Rotatoria Aletta Jacobs

Una rotatoria intitolata alla prima donna a laureata in medicina nel suo pae
se e una delle prime protagoniste del movimento femminista olandese 

Aletta Henriëtte Jacobs
attivista per i diritti delle donne
(1854 - 1929) 

L'Assessora alle Pari opportunità Manuela Minojetti ha mostrato il proprio entusiasmo per l'intitolazione soprattutto perché 
San Bernardo è il quartiere dove vive, e sul fatto che sia proprio Aletta Jacobs, per il suo impegno come medica e attivista per i diritti delle donne. 
La Preside del IPSCT Einaudi Laura Majocchi ha sottolineato l'importanza di questo progetto perché incrementa senso civico delle studenti. Elvira Risino, docente dell'Einaudi e coordinatrice del progetto, ha parlato a nome di Toponomastica femminile ed ha spiegato che questo lavoro è nato per partecipare al concorso di Toponomastica femminile Sulle vie della parità  che si prefigge di far conoscere donne che non sono rappresentate adeguatamente per tutto ciò che hanno fatto per la società intitolando loro luoghi, vie, edifici in Italia. Sylvie Kaminsky ha parlato a nome di Snoq Lodi. Le cinque studenti che hanno lavorato sul progetto hanno poi letto a turno alcuni brani della storia di Aletta Jacobs.


Troverai il cartello che indica la Rotatoria Aletta Jacobs in zona di San Bernardo, lungo Viale Piacenza, poco distante dalla Chiesa di San Bernardo.


Per approfondire:

Sul sito del IPSCT Einaudi

L'articolo di Ester Rizzo sulla rivista Vitamine Vaganti

Su Wikipedia

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17 novembre, Via Luigia Mazzini Folli

Un viale intitolato alla lodigiana Luigia Mazzini Folli (1897-1985), partigiana e deportata politica sopravvissuta al lager di Ravensbruck, in Germania, numero di matricola 77351. 


Luigia fu incarcerata perché più volte aveva reso impossibile ai nazisti la cattura di alcuni soldati inglesi, nascosti a casa sua, e a cui aveva salvato la vita, insieme all'amico Ettore Archinti.




Marinella Folli 

La nipote di Luigia, Marinella Folli, presente all'intitolazione con il fratello Massimo, ha raccontato vari episodi della nonna “atea e comunista”, dal carattere forte.



Coraggiosa e generosa 

Luigia nascondeva i fuggiaschi dai fascisti, fino a quando non fu tradita da una spia e imprigionata nel campo di concentramento di Ravensbrück.

La nipote ha raccontato della liberazione di sua nonna dal campo di concentramento da parte dei russi e che due di questi l'hanno portata con loro sulle spalle perché Luigia non era più in grado di camminare, perché indebolita dagli stenti patiti durante la prigionia, e della traversata che fecero della Germania fino in Svizzera dove venne consegnata alla Croce Rossa.



L'articolo di Danila Baldo sulla rivista Vitamine Vaganti

(Qui la trascrizione di Alice Vergnaghi dell'intervista di Ercole Ongaro a Luigia Mazzini Folli nel 1976)

Le classi dell'Istituto Cazzulani di Lodi si sono servite delle documentazioni fornite dall’Ilsreco (Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea) e delle informazioni date dalla famiglia Mazzini Folli per realizzare un originale Video-Incontro, in cui, passeggiando per le vie centrali di Lodi, due studenti fanno domande e discorrono tranquillamente con Luigia Mazzini Folli...



Troverai il cartello che indica "Via Luigia Mazzini Folli" nel Parco Isola Bella, si tratta del viale sterrato che porta sulle sponde dell'Adda, in fondo al parcheggio dell'Ospedale Maggiore di Lodi di via Massena, luogo in cui spesso le famiglie passeggiano e portano bambini e bambine a giocare.

Ho fatto la richiesta e sono in attesa dell'approvazione di Google Maps per l'indicazione a Via Luigia Mazzini Folli...


18 novembre, Parco Maria Montessori

Un parco di Lodi intitolato alla scienziata e pedagogista Maria Montessori. In Zona Revellino, Via Arisi. 

Maria Tecla Artemisia Montessori, internazionalmente conosciuta come Maria Montessori è nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole in tutto il mondo.

Questa intitolazione era stata richiesta a gran voce alcuni anni fa dal Comitato Snoq Lodi, da Toponomastica femminile, IFE Italia e dall'Opera Nazionale Montessori (ONM) inizialmente per una piazza di Lodi, conosciuta come piazza dell'Albarola, che poi, invece, Ã¨ stata intitolata a un Papa ...

In quell'occasione era stato generato anche un Prezi composto dalle lettere inviate alla stampa locale per sostenere l’intitolazione:
Perché chiedere l'intitolazione a Maria Montessori? 
 



"Quando Maria Montessori fondò la prima “Casa dei Bambini” nel 1907 a San Lorenzo in Roma era già nota in Italia per essere stata una delle prime donne laureate in medicina in Italia, per le sue lotte femministe (grande clamore suscitò in Europa il suo intervento al Congresso femminile di Berlino: 1896, lo stesso anno in cui si laurea) e per il suo impegno sociale e scientifico a favore di bambine e bambini fragili..."  

Da Opera Nazionale Montessori

Il Parco Maria Montessori su Google Maps ðŸ‘ˆ

Presenti la Vicesindaca del Comune di Lodi Laura Tagliaferri, esponenti di Toponomastica femminile, Snoq Lodi, Rumorosse, Purple Square Lodi, insegnanti e famiglie della zona Revellino.

Per approfondire:

Il gap di genere nelle intitolazioni di strade, luoghi ed edifici Ã¨ un problema noto in molti paesi, compresa l'Italia. Tradizionalmente, molte strade e luoghi vengono intitolati utilizzando nomi di uomini illustri, spesso trascurando le donne altrettanto importanti, come scienziate, artiste e figure storiche che hanno contribuito in modo significativo alla società. Questo riflette spesso una storia di discriminazione di genere e una mancanza di rappresentatività delle donne nella toponomastica. All'estero, paesi come il Regno Unito, la Svezia e gli Stati Uniti hanno anche affrontato questo problema, cercando di garantire che le intitolazioni siano più rappresentative di entrambi i generi. Questi sforzi contribuiscono a riconoscere il contributo delle donne alla società e a promuovere l'uguaglianza di genere.  


Le intitolazioni in Italia

La statistica di Toponomastica femminile sulle intitolazioni a donne rispetto agli uomini, con solo il 3-5% delle strade intitolate a donne, sottolinea l'urgente necessità di affrontare questa disparità di genere. Le iniziative educative, culturali e di ricerca promosse da Tf sono essenziali per sensibilizzare la società su questo problema e incoraggiare un cambiamento positivo.






















L'articolo di Monica Rossi sulla rivista online Vitamine Vaganti per cui ho realizzato reportage fotografico e locandina, per le intitolazioni di novembre a Lodi:
https://vitaminevaganti.com/2023/11/25/donne-cha-hanno-fatto-la-storia/

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