martedì 29 aprile 2025

"Si prega di toccare": l'arte che accoglie tutti i sensi

'Si prega di toccare': l'arte che accoglie tutti i sensi

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In un mondo in cui l’accessibilità viene ancora troppo spesso trattata come una concessione anziché come un diritto, la mostra "Si prega di toccare" allestita a Lodi ha mostrato che l’arte può — e deve — parlare a tutte e tutti, senza distinzioni.

Un’esperienza capace di avvicinare persone di ogni età e condizione sensoriale, attraverso opere che si possono scoprire non solo con gli occhi, ma con ogni parte di noi. Qui ti racconto la mia esperienza dedicata a questa iniziativa, un evento che ha saputo trasformare l’arte in un gesto autentico di inclusione e sensibilità.

Forse, più che toccare, sono io a essere toccata

Bendata e guidata da studenti del Liceo Artistico Piazza, ho potuto esplorare le opere attraverso il tatto, l’olfatto e l’udito, riscoprendo così il valore, pieno, autentico dell’esperienza sensoriale. 

"Mi muovo tra le opere come in punta di dita. Alcune sembrano attendermi, altre mi sorprendono, come se sapessero che il mio tocco è domanda, non possesso. Ogni superficie racconta una storia diversa: liscia, ruvida, calda, morbida, sfuggente, profumata.

Autori e autrici di questo progetto collettivo hanno compiuto un gesto raro, quasi sacro: hanno affidato le loro creazioni a mani sconosciute, mani curiose piene di memoria, di fragilità, di stupore. Hanno rinunciato alla distanza protetta dei musei, per rischiare l’incontro. Qui, il tatto è racconto. Il rischio è emozione. Il contatto è rivoluzione.

Forse, più che toccare, sono io a essere toccata. 

Ho sperimentato la dolcezza — e il disorientamento — del dover attendere una mano che mi conducesse. La paura di urtare, di rompere, di ferire. Senza vista, senza appigli, ogni passo era un piccolo salto nel vuoto. 

E a un certo punto, è accaduto: ho fatto cadere dei piccoli manichini, delicate parti di un’opera che descriveva le emozioni umane. Il suono della loro caduta è rimbalzato dentro di me. Ho sentito la vergogna, un tremore, ma anche qualcosa di più profondo: la consapevolezza che ogni contatto autentico comporta una possibilità di rottura. E che la fragilità non è un errore, ma parte dell’esperienza.

Descrivevo le mie percezioni e curiosità a voce alta rivolgendomi alla mia guida, paziente, vigile, presente. Mentre le sue mani dirigevano le mie, esploravo superfici, materie che parlano, nel buio."


Se anche tu hai vissuto questa esperienza, raccontami nei commenti le tue emozioni! Mi piacerebbe sapere come l'arte ha saputo toccarti, nel senso più vero della parola.

42 artisti e artiste che hanno esposto le loro opere, tra loro, anche artisti come Felice Tagliaferri, scultore non vedente riconosciuto a livello internazionale, Patrizio Lana e Tizio Tiziani, offrendo una panoramica ricca e plurale sulla creazione artistica accessibile.

A Palazzo Sommariva, in un luogo prestigioso

Dal 26 aprile al 4 maggio 2025, il Palazzo Sommariva di Lodi, la settima edizione della mostra "Si prega di toccare – L’arte in punta di dita", promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Lodi, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Lodi e il sostegno della Banca Centropadana.

Un momento speciale è stato offerto dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899, che ha curato un laboratorio esperienziale ispirato alle opere di Alfredo Catarsini, interpretandole in una chiave sensoriale, dove il tatto e l'olfatto hanno accompagnato la scoperta visiva.

La cura della mostra è stata affidata all’architetto Mario Quadraroli e al professor Mario Diegoli, che da anni lavorano per costruire spazi culturali, accessibili e inclusivi.

Alcune informazioni aggiuntive

Titolo mostra: Si prega di toccare – L’arte in punta di dita

Date: 26 aprile – 4 maggio 2025

Luogo: Palazzo Sommariva, Corso Roma 100, Lodi

Organizzatori e organizzatrici: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione di Lodi, con il patrocinio di Comune e Provincia di Lodi, con il sostegno di Banca Centropadana

A cura di Mario Quadraroli e Mario Diegoli

Partner: Fondazione Alfredo Catarsini 1899, Liceo Artistico Callisto Piazza di Lodi

Partecipanti:  Emanuela Elseno, Maurizio Caroselli, Elena Amoriello, Roberto Ramirez Anchique, Anfer, Samuela Anildo, Annalisa Aversa Azzi Emma, Caterina Benzoni, Ornella Bernazzani, Borsotti Valeriano, Romeo Brioschi, Marina Brusoni, Ivan Croce, Loredana De lorenzi, Antonio Devincenzi, Attilio Di Maio, Mario Diegoli, Gregorio Dimita, Roberto Fenocchi, Ambrogio Ferrari, Vigi Ferrero, Ilaria Ferri, Mariangela Groppelli, Fabrizio Lana, Marialisa Leone, Anna Mainardi, Barbara Martini, Mario Massari, Petro Mazza, Letizia Merati, Etta Rossi, Laura Segalini, Mara Senno, Timarete (Margherita Argentiero, Roberta James, Tina Pedrazzini), Tizio Tiziano, Andrea Viani, Daria Zucchetti.

"...Se potessimo ascoltare il racconto delle opere dopo essere state toccate da centinaia di mani, che storia ci racconterebbero?"



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