"I treni della felicità" e Lo Sguardo Di Giulia
Cecilia Anceschi e Alice Vergnaghi |
Il libro descrive la straordinaria esperienza di accoglienza e di solidarietà che a Correggio, al pari di altre città dell'Emilia-Romagna, si realizzò nel 1946, ospitando decine di bambine e bambini provenienti dalle città del Nord, per poi continuare con quelle/i e del Sud.
La lodigiana Giovanna Boccalini, che faceva parte di UDI (Unione Donne Italiane), ebbe un ruolo centrale nell’organizzazione dei primi “treni della felicità”, che permisero l’accoglienza nelle famiglie emiliane salvando da fame, analfabetismo e malattie bambine e bambini del Nord tra il 1945 e il 1948, prima da Milano e Torino, poi da gran parte del Mezzogiorno, in zone dove le condizioni di vita erano relativamente migliori, in questo caso L'Emilia - Romagna.
"Dedicato a tutte le bambine e a tutti i bambini che nel mondo ancora aspettano un abbraccio accogliente che curi le loro ferite"
Cecilia Anceschi I treni della felicità a Correggio. Storie di solidarietà e accoglienza.
Inoltre, per questa occasione, è stata esposta la mostra, che ho realizzato alcuni anni fa insieme alle sorelle di Snoq Lodi, Le Madri Costituenti delle quali faceva parte anche l'onorevole Nilde Iotti.
Katia Menchetti coordinatrice SNOQ Lodi |
Danila Baldo |
Interventi da parte dell’assessora al Welfare, alle politiche familiari e alla coesione sociale, Simonetta Pozzoli; della vicepresidente di Toponomastica femminile, Danila Baldo; di Francesca Di Bella, componente della Segreteria CGIL.
Daniela Fusari |
Monica Rossi |
Sivia Ferrari |
L’incontro si è concluso con le letture, tratte dal libro, da parte di Daniela Fusari, Monica Rossi e Silvia Ferrari.
Parte del libro da cui è stata tratta una delle letture |
Cecilia Anceschi e Alice Vergnaghi |
Al termine dell'incontro è stata realizzata, da me e Laura De Benedetti, un'intervista esclusiva all'autrice Cecilia Anceschi, che ci ha raccontato la storia dei treni della felicità, delle bambine e bambini e delle famiglie povere che furono accolte e salvate dalla miseria nell'epoca del dopoguerra.
Nell'ntervista alcune considerazioni riguardanti i tragici avvenimenti di questi giorni in Emilia Romagna a confronto con l'epoca del dopoguerra.
Interessante la riflessione di Anceschi sulla differenza tra "elemosina" e "solidarietà".
"Ci hanno messo su un trenino locale che andava a quell'epoca alla stazione ferroviaria di Correggio. Arrivata, scesi dal treno e lì ci aspettava la banda del paese con parecchia folla, addirittura arrampicata sul monumento di Antonio Allegri"
Piera Oggioni
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©Lo Sguardo Di Giulia 2023
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