Lisette Model: la fotografa che ha svelato verità scomode
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Lisette Model è stata una figura straordinaria nel mondo della fotografia, una donna che ha saputo usare la macchina fotografica per andare oltre le apparenze, cogliendo l'essenza stessa dell'umanità. Nata il 10 novembre 1901 a Vienna, in una famiglia benestante, sembrava destinata a una vita diversa, fatta di musica e concerti, dato che da giovane studiava canto e pianoforte. Ma il suo cuore, alla fine, l’ha portata su un percorso completamente diverso: prima la pittura, poi, in modo del tutto inaspettato, la fotografia.
Francia
Negli anni '30, trasferitasi a Parigi, Lisette si è immersa nel mondo artistico della città, studiando pittura con il celebre André Lhote. Ma il vero cambiamento è avvenuto grazie alla fotografia, una passione che ha iniziato a coltivare per caso, su consiglio di sua sorella e del fotografo Rogi André. Le strade di Parigi sono state il suo primo terreno di gioco, il luogo dove ha iniziato a sperimentare con la macchina fotografica, trovando nella quotidianità della vita urbana una fonte inesauribile di ispirazione.
Stati Uniti
Con l’avvento del nazismo e la minaccia della guerra in Europa, Lisette e suo marito, il pittore russo Evsa Model, decisero di emigrare negli Stati Uniti nel 1938, stabilendosi a New York. È qui che Lisette ha trovato la sua vera voce artistica. Le strade di New York, con il loro fermento, la loro vitalità e le loro contraddizioni, divennero lo sfondo perfetto per il suo stile unico. Lisette non cercava di abbellire la realtà; al contrario, la sua fotografia era brutale e sincera, uno sguardo crudo sulla vita e sulla condizione umana.
Stile fotografico
Ritraeva persone comuni in momenti di vulnerabilità, ma anche di forza, mettendo in evidenza la dignità che risiede in ciascuno di noi. Era particolarmente affascinata dalle persone benestanti di Nizza, in Francia, ma anche dalle scene di vita urbana a New York. Nei suoi scatti c’era sempre una tensione palpabile, una ricerca incessante di verità.
La sua carriera negli Stati Uniti la portò a lavorare come fotografa freelance per importanti riviste, come 'Harper's Bazaar'. Le sue immagini erano intense, immediate, capaci di colpire lo spettatore e farlo riflettere. Lisette Model non voleva compiacere il pubblico, ma piuttosto sfidarlo, spingerlo a guardare oltre la superficie, a vedere il mondo e le persone in modo diverso.
Docente
Oltre a essere una grande fotografa, Lisette Model fu anche un’insegnante straordinaria. Dal 1951, iniziò a insegnare alla New School for Social Research di New York, influenzando un’intera generazione di fotografi. Tra i suoi studenti più famosi c’era Diane Arbus, che riconobbe quanto il lavoro di Model avesse plasmato il suo modo di vedere e interpretare il mondo.
L'eredità di Lisette Model
Elementi distintivi del suo stile
Model non esitava a inquadrare da vicino i suoi soggetti, rivelando i dettagli. Spesso utilizzava forti contrasti di luce e ombra per dare maggiore drammaticità alle sue immagini. Questo contribuiva a creare un senso di profondità emotiva e fisica, accentuando le espressioni facciali e i dettagli dei corpi. Le sue fotografie non seguivano sempre le regole classiche della composizione. Le inquadrature erano spesso tagliate in modo inusuale, conferendo alle immagini un senso di immediatezza e di energia. Era attratta da soggetti che sfuggivano ai canoni di bellezza e successo del tempo. Ritraeva persone comuni, talvolta appartenenti a classi sociali meno privilegiate, e le mostrava in momenti di vulnerabilità o eccentricità.
Era una pioniera della fotografia di strada, catturando scene spontanee della vita urbana. Le sue immagini di New York, per esempio, mostrano la città in tutta la sua complessità e diversità, mettendo in evidenza sia le sue sfumature affascinanti che quelle più crude.
Uno stile potente
Il suo stile potente, caratterizzato da una forte drammaticità e da inquadrature spesso insolite, rimane unico e inimitabile. Lisette Model non seguiva le regole tradizionali della composizione, preferiva rompere con le convenzioni per portare alla luce la verità, quella verità che solo un occhio attento e sensibile come il suo poteva catturare. Le sue fotografie non erano solo immagini, ma racconti visivi che ci parlano ancora oggi, offrendoci uno sguardo profondo e sincero sulla condizione umana.
Per approfondire
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