Francesco de Lemene: un poeta nel teatro di un'epoca esclusiva
Un evento speciale a Lodi, nella storica Biblioteca dei Filippini
Il 22 febbraio 2025, nella splendida cornice della Biblioteca dei Filippini a Lodi, ho avuto l'opportunità di immergermi nel mondo di Francesco de Lemene. La Biblioteca dei Filippini, le cui radici risalgono al 1622 con la Congregazione dell'Oratorio, è un gioiello storico che custodisce secoli di sapere. Aperta al pubblico nel 1792, è poi divenuta proprietà del Comune di Lodi nel 1802. Il suo ricco patrimonio di manoscritti e volumi storici è ospitato nel Palazzo San Filippo, un pregevole esempio di architettura barocca lombarda del XVIII secolo. Oggi parte integrante della Biblioteca Comunale Laudense, ha una storia ricca e affascinante che si intreccia con le vicende culturali della città.
Il piacere della conoscenza
Durante l'evento, ho potuto assistere alla lettura di alcuni brani, poesie e lettere di De Lemene, magistralmente interpretati da Luciano Pagetti.
La relatrice Clotilde Fino ha arricchito la serata con una sapiente descrizione ed esposizione della storia del librettista, fornendo un contesto storico e culturale prezioso per comprendere appieno l'opera di De Lemene.
Un contesto di esclusione
Nel XVII secolo, l'accesso all'istruzione e alla cultura era un privilegio riservato principalmente agli uomini. Le donne, spesso confinate alla sfera domestica, avevano limitate opportunità di apprendimento e di espressione artistica. Questa esclusione si rifletteva anche nel mondo del teatro, dove alle donne era precluso il ruolo di autrici e di attrici.
Il teatro: uno spazio proibito
Le restrizioni imposte alle donne si estendevano anche alla recitazione. Il teatro, considerato un luogo di potenziale immoralità, era visto con sospetto dalla società dell'epoca. Alle donne era vietato calcare il palcoscenico, e i ruoli femminili erano spesso interpretati da uomini travestiti.
Francesco de Lemene e il suo tempo
Francesco de Lemene, pur essendo un uomo del suo tempo, non mancò di rappresentare figure femminili forti e complesse nelle sue opere. Tuttavia, queste figure erano create e interpretate da uomini, riflettendo le limitazioni imposte alle donne nella società dell'epoca.
Un'emozione unica: gli scritti originali
A rendere l'esperienza ancora più emozionante è stata la possibilità di osservare gli scritti originali di De Lemene, per l'occasione esposti in visione sui tavoli da lettura della biblioteca. Un'occasione rara e preziosa per entrare in contatto diretto con la storia e la creatività del poeta.
Un'eredità contradittoria
L'eredità di Francesco de Lemene è quindi contraddittoria. Da un lato, le sue opere testimoniano il talento e la sensibilità di un poeta capace di creare personaggi femminili memorabili. Dall'altro, esse riflettono le ingiustizie e le limitazioni imposte alle donne in un'epoca in cui la loro voce era soffocata.
Il ricordo è fondamentale
La storia di Francesco de Lemene ci offre uno spaccato di un'epoca in cui le donne erano escluse dal mondo della cultura e dello spettacolo. Ricordare queste limitazioni è fondamentale per apprezzare i progressi compiuti nel corso dei secoli e per continuare a lottare per una società in cui tutte le voci possano essere ascoltate.
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