sabato 17 agosto 2024

Julia Margaret Cameron, la prima fotografa

Julia Margaret Cameron, la prima fotografa

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Julia Margaret Pattle (nota con il cognome del marito, Cameron), nata nel 1836 a Garden Reach, nei pressi di Calcutta, fu la prima fotografa ad aver rivoluzionato, con la sua tecnica, il mondo della fotografia ed esponente del pittorialismo (movimento della fine del XIX secolo nato per elevare il mezzo fotografico al pari della pittura o della scultura). 


(Autoritratto 1870)



La nascita della fotografia 


Agli albori della sua storia, la fotografia veniva utilizzata in modo inequivocabile per eliminare fraintendimenti, false impressioni e dubbi. L'ambiguità era vista come una possibilità inquietante. Durante gran parte del XIX secolo e all'inizio del XX, la fotografia era principalmente uno strumento di documentazione, con l'estetica e gli approcci più personali relegati in secondo piano. 

(Sir Henry Taylor, 1865)



La tecnica innovativa di Julia Margaret 

Julia Margaret Cameron iniziò a fotografare relativamente tardi, all'età di 48 anni, quando sua figlia le regalò una macchina fotografica. Prima di allora, non aveva mai avuto esperienza nel campo. Convertì la carbonaia in camera oscura e il pollaio in studio fotografico e, nel 1886, sviluppò una tecnica innovativa, introducendo un nuovo uso della prospettiva, privilegiando il primo piano. Con lei, la fotografia divenne un'arte personale, distaccata dalla commercializzazione e dalla ricerca del consenso. 

(I Wait)


La sperimentazione 

Il primo apparecchio fotografico di Julia Margaret, ricevuto in dono dalla figlia, era composto da due scatole di legno e dotato di un obiettivo Jamin poco luminoso e soggetto ad aberrazione cromatica, non adatto al formato delle lastre da 9×11 pollici, e causava deformazioni nelle immagini, come nel famoso ritratto di Tennyson. Nel 1886, Cameron acquista un secondo apparecchio di formato più grande, con un obiettivo adatto a coprire un formato maggiore. Questo accoppiamento imperfetto tra obiettivo e lastra conferisce alle immagini una particolare profondità di campo e, insieme a un uso selettivo del fuoco e a una gestione personalizzata della luce, dona alle sue fotografie una potenza espressiva unica.

Anticipatrice dell'estetica modernista

Cameron era famosa per il suo stile distintivo, caratterizzato da un uso intenzionale della sfocatura e della luce. Mentre molti critici dell'epoca consideravano queste tecniche difetti, lei le utilizzava consapevolmente per creare immagini emotive e artistiche, anticipando di decenni l'estetica modernista (movimento filosofico-estetico che, in linea con i cambiamenti culturali del suo tempo, nacque dalle enormi trasformazioni della società occidentale durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX - Wikipedia). Era affascinata dalla bellezza e spesso i suoi amici, la famiglia e il personale domestico diventavano soggetti per rappresentazioni allegoriche di temi religiosi, letterari o mitologici. Le sue fotografie evocavano un'atmosfera romantica e spirituale, con una forte enfasi sulla grazia e l'espressività. Per i suoi scatti si ispirò ai personaggi di Shakespeare, alle poesie elisabettiane, ai romanzi, alle opere teatrali contemporanee.  

(Parting of Sir Lancelot and Queen Guinevere, 1874)

Il carattere del soggetto 


Julia Margaret fotografò alcune delle personalità più importanti del suo tempo, tra cui il naturalista Charles Darwin, il poeta Alfred Tennyson, e il pittore George Frederic Watts. I suoi ritratti catturavano non solo l'apparenza fisica dei soggetti, ma anche un senso della loro personalità e del loro carattere.

(Charles Darwin 1868)



Dopo la morte del marito Julia Margaret si trasferì a Ceylon (l'attuale Sri Lanka), dove continuò a fotografare, anche se con meno risorse e opportunità rispetto a quanto aveva in Inghilterra. Le sue immagini di Ceylon, anche se meno conosciute, rappresentano un interessante documento visivo del periodo coloniale.

(The Angel at the Tomb)


Virginia Woolf

Julia Margaret Pattle Cameron fu la prozia materna della celebre scrittrice Virginia Woolf.

(1867 - Julia Prinsep Stephen nata Jackson, nipote di Julia Margaret Cameron e madre di Virginia Stephen Woolf)

Julia Margaret Cameron e Virginia Woolf non si sono mai incontrate in vita. Julia Margaret Cameron morì nel 1879, mentre Virginia Woolf nacque nel 1882. Nonostante non si siano conosciute personalmente, Virginia Woolf era molto consapevole dell'eredità della sua prozia. 

Woolf scrisse un saggio intitolato 'Julia Margaret Cameron' in 'Victorian Photographs of Famous Men and Fair Women' pubblicata dalla casa editrice britannica Hogarth Press, nel quale esplorava la vita e l'opera della sua antenata, sottolineando il suo talento e la sua importanza come fotografa pionieristica.

L'influenza di Cameron nella famiglia Stephen (il cognome di nascita di Virginia Woolf) era significativa e Woolf stessa fu affascinata dalla vita della sua prozia, tanto da pubblicare il saggio su di lei nel 1926, evidenziando un legame intellettuale e familiare, anche se non diretto.


Nonostante i pregiudizi

Julia Margaret Cameron fu l'artista che riconobbe le potenzialità dell'espressione estetica della fotografia, nonostante fino alla prima metà dell'Ottocento si credesse che, a causa dei complessi procedimenti, nessuna donna sarebbe mai diventata fotografa.

L'Accademia di fotografia di Benevento è stata dedicata a Julia Margaret Cameron.  

(Calcutta, 11 giugno 1815 – Ceylon, 26 gennaio 1879)


Per approfondire:


Victoria and Albert Museum

Julia Margaret Cameron


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